Meloni: “Anche in Francia cadono le vecchie barriere. Demonizzare chi non vota per le sinistre è un trucco che non funziona più”

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La reazione era in qualche modo attesa, anche per una lettura per così dire “continentale” sull’andamento delle destre in Europa. E puntualmente è arrivata, a neanche 24 ore dalla chiusura delle urne del primo turno delle legislative francesi. Giorgia Meloni festeggia il vantaggio del Rassemblement national di Marine Le Pen (prima forza con oltre il 33%) e, soprattutto, la fine dell’isolamento politico dell’estrema destra francese, appoggiata dall’ex leader dei Repubblicani Éric Ciotti (che per questo è stato espulso dal suo partito). (Il Fatto Quotidiano)

Ne parlano anche altri giornali

Dal nostro inviato a Parigi Il Rassemblement national vince, ma la maggioranza assoluta non è garantita. Tutto dipenderà da cosa accadrà nelle circoscrizioni - circa 300 - in cui saranno ammessi al ballottaggio tre candidati (in alcuni casi quattro) e non due, eventualità possibile se i consensi raggiungono il 12,5% degli aventi diritto. (Il Sole 24 ORE)

Sognava una vittoria larga di Marine Le Pen al primo turno, è arrivato un risultato che spinge comunque Rassemblement National, insieme agli alleati, sopra al 33%. Ovviamente preferisco la destra”. (la Repubblica)

Intenzionato a riprendersi quel 34% di consensi che raggiunse ai tempi dell'alleanza con Giggino Di Maio, sempre più convinto che la via da seguire sia quella di una destra radicale e nazionalista, insieme a quell'esempio di democrazia e sapienza di Orbàn ha deciso di lanciare un nuovo gruppo parlamentare europeo, i "Patrioti UE". (Il Giornale d'Italia)

Il macronismo è morto

Lo scrive Le Figaro citando fonti di governo. Il primo ministro Gabriel Attal e i suoi ministri si riuniranno quindi attorno a Macron per studiare le strategie da mettere in campo per fronteggiare l'estrema destra uscita vincitrice dal primo turno delle elezioni legislative di ieri e in vista del ballottaggio di domenica. (Liberoquotidiano.it)

E’ quel che la Lega auspica da tempo. Quando votano “i cittadini hanno sempre ragione” e le elezioni francesi sono “utili anche a livello europeo” visto che a Bruxelles “stanno costruendo la stessa ipotesi di alleanza”. (Il Sole 24 ORE)

Un numero record che infonde fiducia nella sopravvivenza del sistema democratico. Al primo turno delle elezioni per il rinnovo dell’Assemblea Nazionale francese l’affluenza è stata del 66%. (Nicola Porro)