Le conseguenze del Ddl Bilancio 2025 sull’edilizia: per i costruttori tutte negative

Le conseguenze del Ddl Bilancio 2025 sull’edilizia: per i costruttori tutte negative
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Frenata degli investimenti locali, blocco dei cantieri a causa del caro materiali, rate del PNRR ridimensionate e riqualificazione energetica a rischio. Sono queste in sintesi le preoccupazioni di ANCE sul Ddl Bilancio 2025 in tema di edilizia AdobeStock_269554092 Di Andrii Yalanskyi Negli ultimi tre anni il Pil italiano ha superato quello di Francia e Germania grazie ad un contributo determinante da parte del settore delle costruzioni. (Rinnovabili)

La notizia riportata su altri media

Orario di Lavoro: FullTime. Richiesta esperienza (anche minima) nella mansione. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

Quasi 100 miliardi di domanda di lavori di ristrutturazione persa nel giro di tre anni. Fuori dalle percentuali astratte delle agevolazioni fiscali, sono questi i numeri più concreti che potrebbero derivare da un taglio importante dei bonus casa, come quello che sta prendendo forma con la legge di Bilancio. (Il Sole 24 ORE)

Il giudizio sul nuovo assetto dei bonus casa è lo stesso per chi produce apparecchi alimentati a gas e a energia elettrica: lo sconto unico per tutti gli interventi, delineato dalla manovra 2025, non aiuta l’industria a muoversi nella direzione della transizione energetica e, allo stesso tempo, va in decisa rotta di collisione con le indicazioni che arrivano da Bruxelles, a partire dalla direttiva Case green (la Energy performance ... (NT+ Condominio)

Manovra, l’allarme dell’Ance: “Rischio effetto negativo sulla crescita. Con taglio ai bonus possibile impulso al lavoro nero”

Per il 2025, la detrazione Superbonus spettante a condomini e proprietari di immobili da 2 a 4 unità immobiliari – oltre alla riduzione dell’aliquota al 65% – sarà soggetta ad ulteriore diminuzione in relazione al reddito e al coefficiente familiare, analogamente agli altri bonus edilizi ordinari in scadenza al 31/12/2024? (PMI.it)

Intervenuta in audizione in audizione sulla manovra, la presidente Federica Brancaccio critica l’assenza della proroga al 2025 delle misure relative al caro materiali per i lavori pubblici in corso di realizzazione: secondo le stime dell’Ance, infatti, sono a rischio più di 10 miliardi di investimenti nel 2025. (BibLus)

MILANO – La Manovra targata Meloni rischia di assestare un colpo duro all’edilizia e quindi alla crescita italiana, già in deciso rallentamento. (la Repubblica)