Convertito in legge decreto contro violenza sui sanitari. 'Risposta a chi si occupa della nostra salute'
Attiva la lettura vocale È stato applicato, come decreto legge, anche venerdì scorso, 8 novembre, quando due giovani sono stati arrestati per l'aggressione al personale sanitario del... Leggi tutta la notizia (Virgilio)
La notizia riportata su altre testate
Così Alessandro Vergallo, presidente nazionale di Aaroi-Emac, il sindacato dei Medici anestesisti rianimatori e dell’emergenza-urgenza, a margine del convegno ‘Il valore sociale del pubblico impiego nel Ssn’ presso la Sala della Regina della Camera dei deputati, commentando i recenti fatti di violenza contro gli operatori sanitari. (Adnkronos)
“Non possiamo accettare che coloro i quali abbiamo chiamato eroi durante il COVID, e che sono eroi del quotidiano, siano esposti quotidianamente a inaccettabili atti di violenza”. “Oltre a pene più severe – evidenzia Cappellacci-, si introduce altresì l’arresto in flagranza differita affinché i responsabili non possano sfuggire alla Giustizia. (Casteddu Online)
C’è bisogno anche di un rinnovato patto coi cittadini e di iniziative di sensibilizzazione a partire dalle scuole”. Ma non basta. (LA NAZIONE)
“Esprimo grande soddisfazione per l’approvazione alla Camera della norma contro le aggressioni al personale sanitario”. Lo afferma l’onorevole Annarita Patriarca, esponente di Forza Italia, componente dell’Ufficio di Presidenza di Montecitorio e membro della Commissione Affari Sociali. (Salernonotizie.it)
“L’approvazione definitiva del DL contro la violenza su medici, personale sanitario e strutture ospedaliere è sì un atto di giustizia nei confronti di una categoria di lavoratori che spesso operano in condizioni critiche, ma è anche un atto di dignità sociale che lo Stato doveva a se stesso e che il Governo ha saputo interpretare, accogliendo le istanze della società civile oltre che della politica fattiva. (La Voce del Patriota)
L’ultimo via libera mercoledì 13 novembre alla Camera con 144 voti a favore e 92 astenuti. Arresto in flagranza di reato anche differita per gli aggressori e reclusione fino a 5 anni per danneggiamento di beni destinati al Servizio sanitario nazionale. (Il Messaggero Veneto)