L'hacker di GTA 6 condannato all'ergastolo in ospedale

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Prima della diffusione del trailer in anticipo, ricorderete che GTA 6 subì un vero e proprio attacco hacker, dal quale uscirono delle clip della versione alpha del gioco. L'attacco arrivò più di un anno fa per la precisione, e fu talmente grave da portare addirittura l'FBI ad arrestare Arion Kurtaj, membro chiave della banda internazionale di hacker Lapsus$, responsabile di furti presso varie aziende tra cui Uber e Nvidia (Spaziogames.it)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Un tribunale britannico ha condannato l’hacker diciottenne Arion Kurtaj al ricovero a vita in una clinica psichiatrica. Questa sentenza per aver hackerato Rockstar Games, quando all’epoca non era ancora stato rilasciato, riferisce la BBC. (Red Hot Cyber)

Un hacker diciottenne che ha fatto trapelare spezzoni della nuova edizione in uscita di Grand Theft Auto (GTA) ed è stato condannato a un ricovero ospedaliero a tempo indeterminato. Rimarrà in un ospedale protetto per tutta la vita, a meno che i medici non lo ritengano più pericoloso. (Open)

Un giudice britannico ha stabilito giovedì che Arion Kurtaj rappresenta un alto rischio per la società in quanto continua a manifestare l'intenzione di commettere crimini informatici. (Adnkronos)

L'annuncio del sequel di GTA V (che trovate su Amazon) è stato infatti reso più complicato dalla fuga di informazioni in seguito a un attacco hacker, con il relativo processo che si è concluso proprio nelle scorse ore. (Spaziogames.it)

(Adnkronos) – L’hacker diciottenne che ha avuto un ruolo cruciale nella diffusione di immagini inedite del videogioco Grand Theft Auto VI prima che fosse annunciato ufficialmente, è stato condannato a trascorrere il resto della sua vita in una casa di reclusione, secondo quanto riportato dalla BBC. (il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

Qualche tempo dopo, entra nella rete aziendale di Nvidia, azienda californiana produttrice di schede video 3D (peraltro sfruttatissime per il «mining» di cripto valute), riuscendo di nuovo a trafugare dati sensibili. (Corriere del Ticino)