Meloni all’Onu: “Destino ci sfida, Italia pronta a fare sua parte”
(Adnkronos) – Il “domino” prodotto dall’aggressione russa all’Ucraina, con “effetti destabilizzanti” che vanno ben “oltre i confini nella quale si consuma”. Muove da qui, dalla guerra a Kiev, l’intervento della premier Giorgia Meloni all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Tredici minuti e una manciata di secondi per far sentire la voce dell’Italia sulle sfide “dell’epoca molto complessa” che ci troviamo a vivere -non ultima l’Intelligenza artificiale- e che ci “impone di ragionare in un modo completamente nuovo”, ovvero “fuori dagli schemi che abbiamo conosciuto nel passato”. (il Fatto Nisseno)
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Giorgia Meloni ha concluso la sua missione americana parlando in italiano al Palazzo di vetro dell'Onu e rilanciando, in un discorso recitato praticamente a memoria, i temi chiave della sua politica estera. (Corriere della Sera)
Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, parlando alla stampa a margine dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite in corso a New York. "L'Italia non è favorevole a nuovi seggi permanenti all'interno del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, ma sostiene invece qualsiasi riforma che possa far sentire tutti più coinvolti. (Corriere TV)
NEW YORK (STATI UNITI) (ITALPRESS) – “Mi pare che il tema sia la riforma del Consiglio di sicurezza. E’ questa la materia su cui si è consumato il grande dibattito: l’Italia ha una funzione chiara, non bisogna rischiare di fare riforme che servono a escludere i più. (CremonaOggi)
Il discorso di Giorgia Meloni all'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, il secondo da quando è premier, ha toccato i temi che erano stati anticipati alla vigilia e che, in parte, erano già stati toccati nei suoi interventi de… (L'HuffPost)
"Vglio ribadirlo ancora una volta, il nostro obiettivo, di fronte di decine di migliaia di persone che affrontano viaggi disperati per entrare illegalmente in Europa, è garantire prima di tutto il loro diritto a non dover emigrare, a non dover recidere le proprie radici semplicemente perché non hanno altra scelta. (ilmessaggero.it)