Atalanta-Genoa, le pagelle: disastro rossoblù. Ekhator unica nota positiva

Pagelle disastrose in casa rossoblù dopo il tracollo di ieri sul campo dell’Atalanta che ha visto il Genoa perdere la sua terza partita consecutiva in campionato, la quarta nelle ultime cinque. Praticamente nessuna sufficienza tra gli undici titolari: tra i peggiori si segnalano De Winter, Bohinen, Thorsby e i due attaccanti. L’unica nota positiva è Ekhator: per l’attaccante classe 2006 si tratta del primo centro in Serie A. (Buon Calcio a Tutti)

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Un impatto devastante, che ha spazzato via i dubbi sollevati da parte della tifoseria ad agosto sugli oltre venti milioni sborsati dalla Dea per accaparrarsi il classe 1999, che l'anno scorso col Genoa non era riuscito ad andare oltre i 9 centri complessivi, di cui 7 in Serie A in 29 partite. (BergamoNews.it)

Vogliacco ha deviato col braccio il pallone: rigore netto. Il risultato finale, una manita (5-1), è la fotografia di una gara dove i rossoblù hanno alzato bandiera bianca dopo il primo gol segnato dagli avversari. (Pianetagenoa1893.net)

Ci si chiedeva prima della partita: qual è la vera Atalanta? Quella che ha annichilito lo Shakhtar Donetsk in Champions League con atteggiamento da big europea, oppure quella sottotono vista in alcune occasioni in questo inizio di stagione? Beh, la risposta è arrivata fin dal primo minuto nella sfida contro il Genoa, vinta 5 a 1 senza che mai fosse in discussione. (TUTTO mercato WEB)

Come contro lo Shakhtar: un’Atalanta dominante. La match analysis del 5-1 al Genoa

E infatti Gian Piero Gasperini, arrivato a 900 punti in carriera, e Mateo Retegui non si sono fatti scrupoli ad affondare la loro ex squadra, facendo precipitare il Genoa in una crisi profonda (non solo tecnica ma anche societaria col club in vendita a causa delle problematiche, che affliggono il fondo 777 Partners). (il Giornale)

Terzo risultato utile consecutivo per una Dea che, una volta terminato il rodaggio successivo ad un mercato molto invasivo, sta ritrovando la gamba, il ritmo e lo spirito cannibale della scorsa primavera, nonostante i tanti assenti (Djimsiti, Kossounou, Toloi, Brescianini, Ruggeri oltre a Scalvini e Scamacca) a costringere Gasperini ad accorgimenti tattici come l’arretramento di De Roon. (Quotidiano Sportivo)

Dopo il 2-0 la squadra di Gilardino si è disunita e ha dato l’impressione di essere più preoccupata di non subire un largo passivo, piuttosto che di inseguire il pareggio. (L'Eco di Bergamo)