Attentato a Trump, davanti a quella foto iconica qualsiasi decisione dei dem diventa inutile

Di Tito Borsa Ci sono fotografie che rimangono nella storia e che raccontano in modo sintetico e immediato un momento che diventa parte della memoria collettiva. L’immagine di Donald Trump sanguinante che si è appena rialzato per arringare la folla dopo che gli hanno sparato, con gli uomini della sicurezza attorno a lui e la bandiera statunitense come sfondo, è una di queste. Non penso di esagerare se dico che quella probabilmente diventerà una delle foto del secolo perché ha dentro di sé tutti gli elementi narrativi necessari per raccontare quello che è successo a Butler, Pennsylvania (Il Fatto Quotidiano)

Ne parlano anche altri media

Uno dei film-capolavoro di Woody Allen è Match Point, la pallina da tennis che tocca la rete e il caso la può fare cadere di qua o di là, cambiando il corso della partita, ovvero, vuole dire il regista, la vita è anche alla mercè dell’imponderabile. (Italia Oggi)

Piattaforme note, come Taobao e JD.com, le rendevano disponibili in diverse taglie e colorazioni. Il volto insanguinato, il pugno alzato al cielo, dove sventola la bandiera statunitense. (L'HuffPost)

– Esistono proiettili o dardi che fin dall’antichità sono riusciti a cambiare il senso della storia. US Republican candidate Donald Trump is seen with blood on his face surrounded by secret service agents as he is taken off the stage at a campaign event at Butler Farm Show Inc. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

La democrazia offesa dal mito del gladiatore

"La Cina sta seguendo da vicino la situazione", ha detto in una nota un portavoce del ministero degli Esteri cinese. Tanto vicino, che il tycoon è diventato protagonista indiscusso dei social media cinesi, dove viene elevato a eroe. (Today.it)

“Sappiamo benissimo che questi sono momenti in cui i fotografi accreditati possono creare immagini forti”, e lì Donald Trump ha interpretato “un ruolo di combattente” perché “sapeva di essere inquadrato. (RSI.ch Informazione)

È un premio Pulitzer, lavora per l’Associated Press, al Guardian dice: «Il bello della fotografia è che due persone possono avere reazioni completamente diverse davanti alla stessa immagine». Evan Vucci è l’autore dello scatto che ha stravolto la campagna presidenziale e cambiato il profilo della democrazia americana. (La Stampa)