Per i 3 morti a Ercolano un fermo per omicidio

A quasi 10 giorni dall’esplosione del deposito abusivo di fuochi di artificio a Ercolano – con tre ragazzi morti – la Procura di Napoli ha disposto il fermo di Pasquale Punzo, 38 anni, per omicidio volontario plurimo, la detenzione e la fabbricazione di materiale esplodente non convenzionale e anche il reato di caporalato: per i … (Il Fatto Quotidiano)

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La Procura di Napoli ha emesso un decreto di fermo d’indiziato di delitto nei confronti del 38enne Pasquale Punzo. I sostituti procuratori Stella Castaldo e Vincenzo Toscano hanno contestato all’indagato i reati di omicidio volontario plurimo con dolo eventuale, detenzione e fabbricazione di materiale esplodente non convenzionale e anche il reato di caporalato (Il Fatto Vesuviano)

In un paese del Sud, due donne diverse per età ed esperienze, si incontrano e verranno unite in un tragico destino. (video.corrieredelmezzogiorno.corriere.it)

Omicidio plurimo, caporalato: sono i reati contestati a carico di Pasquale Punzo, il 38enne ritenuto responsabile della gestione dell’immobile di Ercolano dove hanno perso la vita tre giovani operai in nero. (TERRANOSTRA | NEWS)

Esplosione a Ercolano, una marcia silenziosa per ricordare le tre vittime

Nei suoi confronti, in questi mesi, sono piovute accuse di tutti i tipi, «un fiume di violazioni», che rendono altamente possibile che possa reiterare le proprie condotte. E non è tutto. (ilmattino.it)

Esplosione nella fabbrica abusiva di fuochi d'artificio con 3 giovani morti: fermato il proprietario della palazzina. La Procura di Napoli ha emesso un decreto di fermo d'indiziato di delitto nei confronti del 38enne Pasquale Punzo nell'ambito delle indagini sull'esplosione avvenuta nell'abitazione di via Patacca, a Ercolano la scorsa settimana. (ROMA on line)

Esplosione a Ercolano, una marcia silenziosa per ricordare le tre vittime Tra i partecipanti anche il deputato di Allenza Verdi Sinistra Francesco Emilio Borrelli, che parla di momenti di “tensione tra i familiari e i vicini, che non hanno mai denunciato la presenza della fabbrica abusiva, dichiarando di credere che si trattasse di una fabbrica di detersivi”. (Metropolisweb)