Altra mossa della maggioranza per spingere concordato e condono: un anno in più per gli accertamenti su chi non si “ravvede”

Con l’autunno stanno per arrivare i “sacrifici non banali” imposti dal nuovo Patto di stabilità e il lavoro sulle coperture della prossima manovra è talmente complicato da costringere il governo a pietire un contributo una tantum dalle banche. Il viceministro con delega al fisco Maurizio Leo ripone grandi speranze di gettito nel concordato preventivo biennale tra Agenzia delle Entrate e partite Iva, ma i primi dati dicono che rischia di finire in un memorabile flop. (Il Fatto Quotidiano)

Se ne è parlato anche su altri media

Una delle novità più importanti dal punto di vista fiscale, se non addirittura la più importante per il 2024, è rappresentata dal concordato preventivo biennale (Cpb). Giunti ormai a fine settembre ancora non si riesce a definire bene come funzionerà e i reali vantaggi per i contribuenti che decidono di aderire. (Quotidiano di Sicilia)

Le adesioni al nuovo “concordato preventivo biennale” – la misura con cui si prova a solleticare le partite Iva in odore di evasione per raccattare un po’ di gettito – non decollano, anzi, stando a quanto filtra da ambienti ministeriali, sarebbero ferme a … (Il Fatto Quotidiano)

Il D.Lgs. 5.8.2024 n. 108 ha apportato delle modifiche alla disciplina del concordato per quanto concerne le cause di esclusione, la determinazione del reddito, il calcolo degli acconti d’imposta e la tassazione sostitutiva del reddito incrementale. (Assolombarda)

Via libera al concordato biennale rafforzato

Ma ci sono anche due milioni aggiuntivi per il bonus psicologo, più poteri per il commissario dei rifiuti della Sicilia, il salvataggio della Fondazione Santa Lucia. Viene semplificato l’iter delle erogazioni per dare una spinta ai pagamenti del Pnrr. (Giornale di Sicilia)

Ridotto di un anno, al quinquennio 2018-2022 anziché al 2018-2023, il periodo del ravvedimento speciale per gli anni pregressi previsto per i contribuenti che entro il 31 ottobre aderiranno al concordato preventivo biennale. (Corriere della Sera)

Questo significa poter regolarizzare i debiti con il fisco versando un'imposta sostitutiva e pagando in un'unica soluzione entro il 31 marzo 2025 o rateizzando il pagamento in 24 mesi. Entro il 31 ottobre 2024, sarà possibile sanare le posizioni relative agli anni dal 2018 al 2022, approfittando di un ravvedimento agevolato. (ROMA on line)