È l’America’s Cup, bellezza

Eccoci qua, un’altra volta tutti pazzi per l’America’s Cup. Con gli occhi gonfi di stupore nel vedere queste barche a vela che volano sul mare di Barcellona come aliscafi, condotte da uno strano equipaggio dove i timonieri sembrano top gun e sulle quali quattro degli otto componenti della ciurma non sono velisti, ma ciclisti che pedalano senza mollare mai, altrimenti tutto si ferma. Questa è solo la vetrina della 37esima edizione della regata più famosa del mondo, che in Italia chiamiamo anche Coppa America o più semplicemente la Coppa. (Undici)

Su altri giornali

Barcellona ospita il gala inaugurale dell'America's Cup. (ilmessaggero.it)

Che la battaglia abbia inizio. Da una parte c’è Emirates Team New Zealand, un team leggendario - nato nel 1993 (ma c’era già stata una partecipazione Kiwi alla Louis Vuitton Cup nel 1988), morto nel 2003 e resuscitato nello stesso anno - che vuole vincere il trofeo per la terza volta consecutiva, come mai prima nessuno. (La Stampa)

Il Challenger è Ineos Britannia , arrivato in sordina in un mese e mezzo ha demolito le speranze italiane accedere al Match e conquistare la Coppa. Quello di questi giorni è il vero Match, la vera e unica sfida. (Il Sole 24 ORE)

La Gran Bretagna l’ha inventata ma mai vinta. New Zealand a caccia del tris

«Maestà non vi è secondo» dice un solerte valletto alla regina Vittoria, accomodata sullo yacht reale Victoria and Albert di fronte al Royal Yacht Squadron, mentre racconta cosa ha visto ai Needles, le rocce che salutano i naviganti quando escono dal Solent per buttarsi verso il mare tempestoso. (il Giornale)

C’è qualcosa di magico nell’attesa per questa Coppa America. Non solo perché si sta per assegnare il trofeo sportivo più antico del mondo, datato 1851, ma anche perché questa volta c’è la possibilità, per chi quel trofeo l’ha inventato, di vincerlo per la prima volta. (Sky Sport)

Chi vincerà il trofeo sportivo più antico del mondo, gli storici inventori o i nuovi maestri? Tocca a Ineos Britannia, il Challenger inglese che ha saputo battere Luna Rossa nello spareggio della Louis Vuitton Cup, contro i detentori di Emirates New Zealand, a caccia del terzo sigillo consecutivo e della quinta affermazione della storia. (La Gazzetta dello Sport)