Udine, posate dieci nuove pietre d’inciampo: ecco a chi sono intitolate | VIDEO
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– Questa mattina si è conclusa la cerimonia di posa delle nuove pietre d’inciampo in città, un gesto simbolico che continua a trasformare i marciapiedi di Udine in luoghi di memoria collettiva. Le pietre d’inciampo sono state ideate per ricordare le vittime dell’Olocausto e sono parte di un’iniziativa internazionale che, dal 1996, si è diffusa in molte città europee, portando alla luce storie di sofferenza, ingiustizia e morte, affinché questi episodi non vengano dimenticati. (Nordest24.it)
La notizia riportata su altre testate
Proprio a costoro era rivolta la preghiera che ha aperto la giornata di commemorazioni.Tino Romano, Ansa per Repubblica Sono cominciate al Cimitero monumentale di Torino le celebrazioni del Giorno della memoria. (La Repubblica)
Parte all’attacco Quagliotti: «Il sindaco ha parlato delle leggi razziali ma non ha mai pronunciato la parola fascismo ne ha citato che le leggi razziali furono volute da Mussolini ed applicate dai fascisti». (La Stampa)
Sono le parole di Piero Luzzati, arrivato da Roma, insieme alle sorelle Estella e Franca e ad altri famigliari, per partecipare oggi (lunedì) alla posa delle pietre d’inciampo dedicate a tre parenti stretti deportati nel campo di concentramento di Auschwitz, da cui non fecero ritorno. (La Nuova Provincia - Asti)
Sono stati ricordati gli ottant’anni trascorsi dall’arrivo dell’Armata Rossa ad Auschwitz, con la liberazione dei pochi sopravvissuti allo sterminio nazista e i vent’anni dal primo Treno della Memoria (http://www. (Città di Torino)
Nell'80° anniversario della liberazione del campo di sterminio di Auschwitz, il Comune di Grugliasco ha celebrato la "Giornata della Memoria", stabilita da legge dello Stato per il 27... (Virgilio)
Sono quelle che la Prefettura, a seguito del lavoro di ricerca delle associazioni combattentistiche o su segnalazione diretta delle famiglie, consegna ogni anno ad astigiani che sono stati catturati e deportati nei campi di sterminio tedeschi durante la seconda guerra mondiale. (La Nuova Provincia - Asti)