Unicredit: Mattarella, 'indispensabili campioni europei, ma non entro in vicende concrete'
"È un obiettivo indispensabile per l'Unione avere campioni europei. Sulle vicende concrete di quali debbano essere", ad esempio in riferimento alla vicenda Unicredit-Commerzbank, "non compete a me esprimermi, naturalmente, ma sulla strategia che l'Unione ha già disegnato di avere campioni europei che possano confrontarsi in maniera sperabilmente non competitiva ma collaborativa con altri campioni di altre parti del mondo, è assolutamente indispensabile. (Civonline)
Ne parlano anche altre testate
"Vi sono nuovi vertici della Ue chiamati a impegni non solo di ordinaria amministrazione ma perché occorre recuperare la fiducia dei cittadini, in modo che si alzi la partecipazione elettorale che si e' fermata poco sopra al 50%. (Italia Oggi)
Lo ha affermato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al termine dell'incontro a Berlino con l'omologo tedesco Frank-Walter Steinmeier. Organizzare corsi di formazione nei Paesi africani, per far sì che l'iimigrazione avvenga attraverso canali regolari e rispondendo in maniera adeguata al bisogno di mano d'opera. (Civonline)
"In tempi di incertezza, come quello attuale, l'Unione Europea è sempre più la 'casa comune' alla quale i nostri concittadini guardano per avere risposta a interrogativi ed esigenze pressanti, quali la sicurezza, la stabilità, il benessere, la pace". (Tiscali Notizie)
Berlino, Mattarella depone una corona di fiori al monumento della Nuova Guardia 01:29 (Il Mattino di Padova)
"I nuovi vertici comunitari, insieme a tutti gli Stati membri, sono chiamati ad agire, con rapidità e responsabilità, per dotare l'Unione di tutti gli strumenti necessari affinché possa rafforzare la sua influenza nel contesto internazionale e contrapporsi con efficacia ai danni e alle distorsioni provocate dalle autocrazie illiberali e dalle antistoriche politiche di aggressione contro altri Stati. (Tiscali Notizie)
«La pace non vuol dire sottomissione e abbandono dei principi della dignità di ogni Stato e del diritto internazionale, né sottomissione alla prepotenza di chi pensa di affermarsi con l’uso delle armi». (Corriere della Sera)