Il 25 aprile a Firenze, Nardella: «Non possiamo dirci italiani se non ci diciamo antifascisti»

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Corriere Fiorentino INTERNO

«La Resistenza è la nostra identità nazionale. Se ci diciamo italiani ci diciamo anche antifascisti, non possiamo dirci italiani se non siamo antifascisti ed è su questi valori che dobbiamo fondare una memoria comune». Così il sindaco di Firenze, Dario Nardella, intervenuto dall'arengario di Palazzo Vecchio in piazza della Signoria per la celebrazione del 25 aprile, 78esimo anniversario della Liberazione nazionale. (Corriere Fiorentino)

Se ne è parlato anche su altri media

Piazza della Signoria (cge) Nardella: “Siamo italiani se siamo antifascisti”. Il 25 aprile a Firenze e in Toscana di Ernesto Ferrara (La Repubblica Firenze.it)

La cerimonia sull’arengario di Palazzo Vecchio nel 78esimo anniversario della Liberazione “La Resistenza è la nostra identità nazionale. Se ci diciamo italiani ci diciamo anche antifascisti, non possiamo dirci italiani se non siamo antifascisti ed è su questi valori che dobbiamo fondare una memoria comune”. (055firenze)

"Le parole di Giorgia Meloni - ha detto - sono fondamentali per tenere unita la nostra nazione in una data importante come quella di oggi che rimette al centro i valori della democrazia e della libertà che erano stati conculcati durante il fascismo. (La Repubblica Firenze.it)

Così il sindaco Matteo Ricci a conclusione delle cerimonie di celebrazione della Festa della Liberazione davanti al Monumento della Resistenza. La mattinata si è aperta con una messa in duomo e a seguire la posa di corone d'alloro prima al Sacrario dei Caduti di piazzale Collenuccio e poi alla Cappella Votiva di Sant'Ubaldo. (il Resto del Carlino)

anche questo 25 aprile, siamo qui davanti al Monumento della Resistenza per commemorare il 78esimo Anniversario della Liberazione d’Italia dal nazifascismo, per ricordare il sacrificio di molti e per guardare al futuro delle nuove generazioni con l’impegno di costruire per loro un mondo sempre migliore. (CittaDellaSpezia)

Tutte le istituzioni devono impegnarsi senza ambiguità, senza alcun tipo di infingimento, affinché i valori della Liberazione, dell'Antifascismo e della Resistenza siano valori condivisi da tutto il popolo, perché un popolo senza memoria non è un popolo. (LA NAZIONE)