Fitto, al via l’audizione al Parlamento Ue: “Non sono qui per rappresentare un partito ma l’Europa”
È il giorno di Raffaele Fitto. È iniziata l’audizione alla commissione parlamentare Regi del ministro italiano candidato alla vicepresidenza dell’esecutivo europeo. “Voglio essere chiaro: non sono qui per rappresentare un partito politico. Non sono qui per rappresentare uno Stato membro. Sono qui oggi per affermare il mio impegno per l'Europa – dice durante il suo discorso introduttivo parlando in inglese –Sono consapevole dei requisiti imposti ai membri della Commissione in base ai trattati e al codice di condotta. (la Repubblica)
Ne parlano anche altre testate
Ilaria Salis si è esposta sui social per tentare di bloccare la nomina di Raffaele Fitto a Commissario e Vicepresidente Esecutivo per la Coesione e le Riforme della Commissione europea. (Liberoquotidiano.it)
"I cittadini di quei territori hanno bisogno di sentire l'Europa vicina e dopo la grave invasione da parte della Russia in Ucraina la risposta dell'Europa deve essere ancora più forte" Così il vicepresidente designato per la Coesione e le Riforme della prossima Commissione europea Raffaele Fitto, durante l'audizione di conferma al Parlamento europeo che si è svolta a Bruxelles. (Il Sole 24 ORE)
Servizio di Augusto Cantelmi A Bruxelles, oggi è il giorno di Fitto mentre prosegue lo scontro politico sulla questione migranti. (TV2000)
Scontro acceso tra Mimmo Lucano e Raffaele Fitto. Nel corso dell'audizione a Bruxelles del vicepresidente esecutivo in pectore della Commissione Europea è arrivato l'attacco di mister accoglienza: "In molti casi il diritto di restare può coincidere con il diritto di arrivare. (Liberoquotidiano.it)
Il fatto che non appartenga al mio partito perché lui appartiene al partito della premier non vuol dire niente. Il fatto che quando ci fu Gentiloni Giorgia Meloni organizzò le iniziative in piazza contro di lui non vuol dire niente per me, o meglio vuol dire il solito, che la Meloni ha due pesi e due misure. (Agenzia askanews)
La politica di coesione europea dovrebbe guardare a “una connessione digitale” per le regioni, perché “se non colleghiamo i territori non saranno mai al centro”. (CorCom)