OpenAI svela SearchGpt, il motore di ricerca che usa l’IA (e che fa già errori)

“Pensiamo che ci siano margini per migliorare la ricerca sul web”. Lo ha scritto sui social Sam Altman, amministratore delegato di OpenAI, presentando il nuovo motore di ricerca dell’azienda californiana - quello di cui si parlava da tempo - chiamato SearchGpt. In realtà, specifica Altman, si tratta per ora solo di un “prototipo” a cui si può accedere iscrivendosi a una lista d’attesa. E in quanto prototipo, SearchGpt ha già commesso un errore. (la Repubblica)

Se ne è parlato anche su altri giornali

OpenAI ha recentemente introdotto SearchGPT, un motore di ricerca innovativo che promette di rivoluzionare il modo in cui interagiamo con le informazioni online. SearchGPT unisce le avanzate capacità di ChatGPT con sofisticate funzionalità di ricerca per offrire un’esperienza utente completamente nuova. (MeteoWeb)

Questo nuovo strumento, alimentato dall’intelligenza artificiale, è in grado di fornire risposte esaustive e aggiornate a partire da una semplice ricerca online. Sam Altman e il suo team hanno lanciato SearchGPT. (Webnews)

Lo ha annunciato ieri la stessa società guidata da Sam Altman: in particolare, è in corso il rilascio di un’anteprima della funzione SearchGpt – così si chiamerà il nuovo servizio – per ottenere un feedback da un piccolo gruppo di utenti ed editori. (CorCom)

Nonostante le presunte difficoltà economiche, Sam Altman potrebbe aver estratto un altro coniglio dal cilindro. Nei mesi scorsi sono state innumerevoli le indiscrezioni riguardo ad un possibile motore di ricerca basato su intelligenza artificiale, firmato Open AI. (Corriere della Sera)

Advertising Il motore di ricerca è progettato per rispondere rapidamente e direttamente alle domande degli utenti, fornendo informazioni aggiornate dal web con link chiari alle fonti rilevanti. (iSpazio)

Nei mesi scorsi si era vociferato molto sul possibile lancio di un motore di ricerca basato sull’intelligenza artificiale sviluppato da OpenAI e tanta era stata la delusione quando l’azienda aveva negato che il rilascio sarebbe stato imminente. (Fastweb Plus)