Cospito, il sondaggio che affossa il Pd

Bagarre in Parlamento, scontro tra Pd e Fratelli d’Italia, attentati alle ambasciate italiane e l’eterno richiamo ai legami con la mafia. Sono questi gli eventi che, in questi ultimi giorni, si stanno intrecciando con la vicenda di Alfredo Cospito, il primo anarchico ad espiare la pena al 41-bis, dopo essere stato condannato per la gambizzazione, nel 2012, dell’amministratore delegato di Ansaldo Nucleare, Roberto Adinolfi. (Nicola Porro)

Su altre fonti

E con manifestazioni anche violente, come le decine di auto date alle fiamme a Roma, a Milano, Atene, Berlino, Barcellona, Madrid, perfino La Paz, dall’altra parte del mondo. (LifeGate)

"Invochiamo la revoca in nome dello Stato di diritto, della Costituzione", il tweet dello stesso giorno del vicesegretario Provenzano L'affermazione della capogruppo dem è un falso smentito dagli stessi tweet in cui l'ex ministro Andrea Orlando si è schierato per revocare il carcere duro all'anarchico. (Il Fatto Quotidiano)

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Non usa mezzi termini Sebastiano Ardita, magistrato antimafia, già direttore del Dap per 9 anni, mentre commentando a L'Espresso il caso Alfredo Cospito, l'anarchico trasferito al carcere di Opera a Milano per l'aggravarsi delle sue condizioni dopo più di cento giorni di sciopero della fame. (L'Espresso)

Tanto a livello politico non si fa nulla e il parlamento non serve». A parlare è Alfredo Cospito, l’anarchico detenuto al 41 bis e da mesi in sciopero della fame, nel suo incontro con il killer di ‘ndrangheta Francesco Presta. (Open)

I casalesi Michele e Vincenzo Zagaria, il romano Salvatore Casamonica, il palermitano Salvatore Madonia e lo spietato killer corleonese Leoluca Bagarella. Solo quattro sarebbero però i nomi contenuti nella relazione fornita dal Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria all'ufficio di gabinetto del ministero della Giustizia e al sottosegretario con delega alle carceri Andrea Delmastro: oltre a Cospito, le persone citate sarebbero Pietro Rampulla, Pino Cammarata, Francesco Di Maio e Francesco Presta. (L'Unione Sarda.it)