Regeni, la testimonianza della sorella Irene: “Era un ragazzo normalissimo. Perché Giulio? È la domanda che ci facciamo ancora oggi”
“Giulio era un ragazzo normalissimo. Quando il 3 febbraio 2016 ho saputo al telefono da mia mamma che non c’era più, ci chiedevamo ‘ma perché, ma come, non è vero. Perché Giulio? Le domande che ci continuiamo a porre ancora oggi”. Queste le parole di Irene Regeni, sorella del ricercatore friulano, nel corso della sua testimonianza durante il processo a Roma sul sequestro, le torture e l’omicidio di Giulio Regeni (Il Fatto Quotidiano)
La notizia riportata su altri media
Lo afferma nel video di un documentario mandato in onda da Al Jazeera, e proiettato oggi in aula al processo in corso a Roma per la morte del ricercatore, un cittadino palestinese che è stato detenuto in una struttura detentiva degli apparati egiziani. (L'Unione Sarda.it)
Un palestinese lo ha affermato in un video inserito in un documentario in onda su Al Jazeera e proiettato in aula durante l'udienza. A parlare è stata anche la sorella del ricercatore, Irene: «Era un ragazzo normalissimo, un esempio per me». (Lettera43)
"Era ammanettato con le mani dietro la schiena e aveva gli occhi bendati". Così un cittadino palestinese detenuto in una struttura penitenziaria degli apparati egiziani. (ilmessaggero.it)
“Ho visto Giulio Regeni che usciva dall’interrogatorio, sfinito dalla tortura. Era tra due carcerieri che lo portavano a spalla, lo riportavano alle celle”. Questo il racconto di un ex detenuto palestinese in un video di Al Jazeera mostrato in Aula nel corso del processo sul sequestro, le torture e l’omicidio del giovane ricercatore universitario. (Il Fatto Quotidiano)
Il racconto di un ex detenuto palestinese in un videodocumentario tramesso da Al Jazeera e mostrato oggi nel corso dell'udienza del processo davanti alla Prima Corte di Assise di Roma che vede imputati quattro 007 egiziani (il Giornale)
Giulio Regeni "sfinito dalla tortura" dopo l'interrogatorio Oggi, martedì 19 novembre, nuova udienza alla Corte di Assise di Roma del processo per il sequestro e l’omicidio di Giulio Regeni a carico di quattro membri dei servizi segreti egiziani. (Virgilio Notizie)