Santanchè, "cafonata alla Briatore": l'insulto di Montanari

Tomaso Montanari insulta Daniela Santanchè e Flavio Briatore. In un articolo su Il Fatto quotidiano il rettore dell'università per stranieri di Pisa attacca lo spot per promuovere il turismo in Italia del ministero guidato dalla Santanchè appunto con protagonista la Venere di Botticelli, che definisce una "cafonaggine" da "Billionaire" (il locale di Briatore, ndr). "Butta nove milioni delle nostre sudatissime tasse in una oscena campagna pubblicitaria che dovrebbe vendere ciò che si vende fin troppo bene da sola: l’Italia come meta turistica!", tuona Montanari. (Liberoquotidiano.it)

Se ne è parlato anche su altre testate

Per questa campagna pubblicitaria, il Ministero del Turismo ha utilizzato la Venere di Botticelli con eccessiva disinvoltura, plagiando anche alcuni scatti di Chiara Ferragni. La vicenda è nota. (Corriere della Sera)

E capace di sorprendere. Più moderna per immagine, o almeno ambizione. (ilmessaggero.it)

La scenografia lascia pensare che le immagini siano state girate in Italia, con risorse italiane. Non si arrestano le polemiche sulla scelta della ministra del Turismo Daniela Santanché di utilizzare la Venere di Botticelli in versione influencer per la promozione turistica delle bellezze d’Italia. (Open)

Un riassunto veloce per chi si fosse distratto: non ne è stato registrato il dominio, una parte del video è in realtà girato in una cantina in Slovenia (il proprietario ringrazia per tutta la pubblicità gratis), la traduzione in tedesco era a dir poco approssimata (erano stati tradotti i nomi di alcune città italiane). (Corriere)

Continua a sollevare polemiche l’annunciata campagna promozionale per le bellezze artistiche e naturali d’Italia, che porta in tour internazionale la Venere di Botticelli facendola «uscire dal dipinto» per essere declinata in location d’eccezione italiane: prodotta dal ministero del Turismo ed Enit, costerà 9 milioni, gestita dall’agenzia pubblicitaria Armando Testa. (Corriere della Sera)

avreste anche risparmiato qualcosina», scrive rivolto al Ministero del Turismo (Corriere della Sera)