Lecuona, Gardner, Petrucci, Espargarò e in ultimo Miller e Guidotti: il vero fallimento di KTM nel racing è come tratta le persone
Articolo Precedente
Articolo Successivo
La notizia è di oggi e l’abbiamo anche approfondita: KTM ha bloccato lo sviluppo della RC16 per il 2025. Non significa, sia inteso, che chiuderà anche con le corse, ma semplicemente che, ancora una volta, il dichiarato non corrisponde con quanto poi accade veramente. E che, proprio come abbiamo già scritto, il clima di sfiducia intorno a KTM in questo momento di profondissima crisi deriva quasi più da questi atteggiamenti che dall’oggettività dei fatti, visto che ad oggi è vero che tre società di KTM sono in amministrazione controllata con 3 miliardi di debiti, ma non la società che si occupa del racing. (MOW)
Su altre testate
A voler fare una sintesi in tre parole su come le principali testate austriache stanno riportando le notizie sulla tremenda crisi di KTM è esattamente questo quello che viene da dire. Quello che tutti si chiedono, di fatto, è come sia stato possibile che una azienda che è sembrata in crescita fino a pochissimi mesi fa e che per anni ha chiuso il bilancio addirittura con utili sia arrivata nel giro di così poco tempo sul lastrico. (MOW)
E’ insolvenza per l’azienda austriaca che ha presentato un piano di riorganizzazione con i creditori ed entro febbraio si capirà se sarà stato accettato oppure no. – Grave crisi finanziaria per KTM. (Quotidiano Sportivo)
Anzi c’è una pesante crisi finanziaria con debito crescente (oggi sopra 250 milioni di euro, con perdite per il 2024 stimate di oltre 900 milioni di euro) e perdita del 90% del valore azionario. Ciò impone alla Casa di Mattinghofen una svolta generale, non escludendo niente, sul piano strategico, manageriale, tecnico, amministrativo, corse comprese. (La Gazzetta dello Sport)
Le tetre previsioni degli adulti si fanno spaventosamente vere e la tua preoccupazione cresce di pari passo con la conoscenza sull’argomento perché non solo è tutto vero, è tutto per sempre. (MOW)
Ktm sta vivendo una pesante crisi finanziaria, con un debito di 3 miliardi e perdite stimate per il 2024 a oltre 900 milioni. Inoltre, il valore azionario ha subito un calo del 90%. Il gruppo Pierer Mobility ha annunciato che la casa motociclistica entrerà in una sorta di amministrazione controllata gestita internamente. (Milano Finanza)
Nessuna azienda vorrebbe mai trovarsi nelle condizioni di dichiarare fallimento o di dare il via all’auto amministrazione. Questo comporta una serie di difficoltà soprattutto a livello di immagine e diventa molto difficile così poter gestire la situazione, con la KTM che è giunta quindi a un punto davvero di non ritorno. (nextmoto.it)