Dall’assegno unico al bonus mamme: cosa può cambiare

Come potrebbe cambiare l’assegno unico? Introdotto due anni fa come misura universale per le famiglie con figli, l’assegno unico cambierà struttura con la prossima legge di Bilancio. Un correttivo è necessario intanto perché l’Italia è stata deferita davanti alla Corte di Giustizia Ue con l’accusa di discriminare gli stranieri, violando il diritto alla parità di trattamento. E inoltre il governo,… (la Repubblica)

Ne parlano anche altri media

“L’idea è inserire un tetto alle detrazioni che sia tarato in base al reddito e al numero dei figli a carico”. Il provvedimento punta a riconfermare il bonus per le mamme lavoratrici e se possibile ad estenderlo anche alle lavoratrici autonome, cioè con Partita Iva, fino ad oggi escluse dall’agevolazione (che invece è a vantaggio delle dipendenti a tempo indeterminato). (L'Opinione delle Libertà)

– Il Piano Giorgetti pro-famiglia, con una drastica sforbiciata delle tasse a favore di quelle numerose, ottiene la benedizione della Cei. Una famiglia con figliANSA Una benedizione, quella espressa direttamente dal cardinale Matteo Zuppi, che arriva nel giorno in cui a Palazzo Chigi va in scena un nuovo round preparatorio della manovra tra Giorgia Meloni, il responsabile di Via Venti Settembre, Matteo Salvini, Antonio Tajani e Maurizio Lupi. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

SCELTE A CENTROCAMPO – Con un Davide Frattesi in formissima e la necessità di far debuttare Piotr Zielinski, a centrocampo sono diversi i dubbi che attanagliano Simone Inzaghi in vista di Monza-Inter. (Inter-News)

Come fermare la crisi demografica: ricette e misure per favorire la natalità in Italia

Quelle che i tecnici chiamano con un inglesismo le “tax expenditures”. Potenziare l’assegno unico, come dice il vice ministro dell’Economia Maurizio Leo. (ilmessaggero.it)

Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, 9 aprile 2024 (Ansa)Giorgia Meloni lo aveva detto anche a Tempi: «La sfida demografica è la sfida dalla quale dipendono tutte le altre. La consapevolezza che il nostro Paese stia vivendo un “inverno demografico” – «glaciazione demografica», l’ha chiama la ministra Roccella – è ben presente nel nostro esecutivo, tanto che la battaglia per la natalità è stata, sin dal principio, uno dei punti cardine del suo programma. (Tempi.it)

O aiuti economici per giovani che acquistano la prima casa. Ma qualcosa non funziona se a fine 2023 sono nati solo 379 mila bambini (meno 3,6% rispetto al 2022); se il baby boom del 1964 con il record di 1.035.207 nati sembra un altro mondo; se l’età media delle donne italiane al primo figlio è di quasi 32 anni (31,6) contro i 29,7 della media Ue e se in Italia il numero medio di figli per donna è 1,20 (il minimo storico di 1,19 è del 1995) contro la media Ue di 1,46. (Corriere della Sera)