Siria, almeno 372 persone uccise dall'inizio dell'offensiva dei ribelli
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Siria, almeno 372 persone uccise dall'inizio dell'offensiva dei ribelli 01 dicembre 2024 Sono almeno 372 le persone uccise da quando i ribelli siriani hanno lanciato un'offensiva contro il presidente Bashar al-Assad mercoledì scorso. Tra le vittime ci sono anche 20 civili. Lo fa sapere l'Osservatorio siriano per i diritti umani, che ha sede nel Regno Unito. La televisione di Stato siriana, invece, ha affermato che le forze governative hanno ucciso quasi 1.000 insorti negli ultimi tre giorni, senza però fornire prove o dettagli. (Il Sole 24 ORE)
Su altri giornali
Nella città presa dai ribelli la situazione diventa sempre più critica di ora in ora. (il Giornale)
Aleppo nelle mani dei ribelli. Italiani e funzionari Onu in fuga verso Damasco (AGI - Agenzia Italia)
Roma, 1° dicembre 2024 – Una Siria che, dal 2011, ha iniziato ad avere una dipendenza sempre più forte da Teheran e che adesso deve trovare altri punti di appoggio nel mondo arabo. Maria Luisa Fantappiè, responsabile del Programma Mediterraneo, Medio Oriente e Africa dell’Istituto Affari internazionali, spiega perché la situazione è diversa rispetto a quella di oltre 14 anni fa. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Secondo l'account X del governo libanese un attacco aereo russo ha ucciso a Idlib Abu Muhammad al Jolani, capo di Hayat Tahrir al Sham (Hts, Commissione per la liberazione della Siria) sigla che riunisce i ribelli sunniti che hanno attaccato in Siria. (L'HuffPost)
La tensione è altissima anche nella capitale. I jihadisti del gruppo Hayat Tahrir al-Sham (Hrs) e le fazioni alleate contro il regime di Bashar al-Assad stanno avanzando nella provincia centrale siriana di Hama dopo aver conquistato territori chiave nelle province nord-occidentali di Aleppo e Idlib in Siria dalle quali erano stati cacciati nel 2016. (la Repubblica)
Nella quale sono più o meno direttamente coinvolte tutte le potenze massime. La ripresa in grande stile del conflitto di Siria connette i due epicentri che stanno ridisegnando i rapporti di forza nel mondo: l’ucraino e il mediorientale. (la Repubblica)