Siria, almeno 372 persone uccise dall'inizio dell'offensiva dei ribelli

Siria, almeno 372 persone uccise dall'inizio dell'offensiva dei ribelli 01 dicembre 2024 Sono almeno 372 le persone uccise da quando i ribelli siriani hanno lanciato un'offensiva contro il presidente Bashar al-Assad mercoledì scorso. Tra le vittime ci sono anche 20 civili. Lo fa sapere l'Osservatorio siriano per i diritti umani, che ha sede nel Regno Unito. La televisione di Stato siriana, invece, ha affermato che le forze governative hanno ucciso quasi 1.000 insorti negli ultimi tre giorni, senza però fornire prove o dettagli. (Il Sole 24 ORE)

Su altri giornali

Lo tsunami mediorientale seguito al 7 ottobre 2023 sembra spazzar via un'altra decennale certezza: la tenuta del sistema di potere siriano, incarnato dal presidente siriano Bashar al Assad e per anni puntellato dagli sforzi militari, politici e diplomatici di Iran e Russia. (LaC news24)

La voce di padre Bahajat Karakach arriva via whatsapp serena, dopo le celebrazioni della prima domenica d'Avvento, il periodo liturgico che conduce al Natale, particolarmente sentito dai cristiani di tutto il mondo. (L'HuffPost)

Le forze jihadiste filo-turche protagoniste di una cavalcata militare senza precedenti a danno delle forze governative, iraniane e russe in tutto il nord della Siria sono una variegata coalizione di fazioni del sunnismo radicale con frange del jihadismo caucasico e centro-asiatico anti-russo, pronte a mostrarsi come tolleranti nei confronti delle sparute comunità di cristiani ancora presenti nel martoriato Paese. (L'Unione Sarda.it)

Il cardinale Zenari, nunzio a Damasco: «Ad Aleppo si attende una reazione delle forze governative, la gente è tra due fuochi»

Tutto attorno ci sono combattimenti, le strade principali sono chiuse”. “Siamo in contatto costante con l’ambasciata italiana, m… (la Repubblica)

Si muove la macchina di guerra e propaganda del Cremlino per riprendere una situazione che rischia pericolosamente di sfuggire di mano allo Zar. Raid russi sui quartieri di Aleppo conquistati dai ribelli e attivismo della diplomazia di Mosca per la ripresa del “processo di Astana”, che avrebbe dovuto riconciliare il presidente siriano Assad con il leader turco Erdogan. (ilmessaggero.it)

Pure adesso la situazione si fa inquietante…». Ricordo quello del 2016, quando terminò quella che chiamavano la “madre di tutte le battaglie”. (Corriere Roma)