Taiwan, il norvegese scomparso, le piste europee: chi c'è dietro i cercapersone di Hezbollah

Taiwan, il norvegese scomparso, le piste europee: chi c'è dietro i cercapersone di Hezbollah
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il Giornale ESTERI

Prosegue l'indagine internazionale per ricostruire il complesso puzzle che ha portato alla manomissione dei cercapersone di Hezbollah. Ancora non è chiaro dove siano stati prodotti i dispositivi e da chi (il Giornale)

Ne parlano anche altri giornali

«Subito dopo le esplosioni sono in tanti che hanno buttato via per strada a Beirut i cerca persone bomba, ma pure i cellulari» racconta una fonte del Giornale. Impossibile verificarne l'attendibilità, ma i dati di 897 miliziani morti nelle esplosioni, rispetto ai 37 dichiarati ufficialmente, e oltre 1.700 evirati fanno impressione. (il Giornale)

LONDRA – Sarebbe stata una “talpa” iraniana a fornire l’ultima, decisiva informazione: il momento in cui Hassan Nasrallah è arrivato nella segretissima e super protetta sede della sua organizzazione, nei sotterranei di un quartiere di Beirut. (la Repubblica)

Un vero e proprio attacco alla supply chain che ha dimostrato quanto, ormai, i domini cinetico e cibernetico siano convergenti tra loro, sollevando anche serie questioni sulla sicurezza internazionale. (Cyber Security 360)

I walkie talkie esplosi in Libano: ecco come la guerra tecnologica di oggi si combatte con i dispositivi di ieri

Dalle radio di vecchia generazione alle esplosioni inaspettate: come dispositivi superati diventano armi letali in un conflitto moderno. (Tech CuE)

«Il recente attacco in Libano e Siria ha aperto un nuovo capitolo nella storia dei conflitti moderni, segnando un momento decisivo per la sicurezza globale. (Panorama)

L’operazione con cui gli israeliani hanno fatto esplodere migliaia di cercapersone e di walkie talkie in Libano e in Siria fra il 17 e il 18 settembre è stata descritta da alcuni come la prova decisiva che lo Stato di Israele conduce la sua guerra con metodi terroristici: l’attivazione delle cariche esplosive occultate negli apparati di comunicazione dei militanti di Hezbollah lontano dalle aree operative del conflitto ha comportato il coinvolgimento di molti civili che hanno subìto gravi danni o perso la vita. (Tempi.it)