Beetlejuice Beetlejuice, il montatore esclude una Director's Cut: "Al cinema c'è già la versione che Tim voleva"

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Jay Prychidny, che ha cominciato a lavorare come montatore di Tim Burton sulla serie Mercoledì, si è occupato anche di Beetlejuice Beetlejuice ora in sala. Racconta com'è stato il metodo di lavoro con Burton, se paragonato a quello di altri autori. Director's Cut? Non ce n'è bisogno. (ComingSoon.it)

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C’è stato un momento in cui Tim Burton ha valutato la distribuzione di Beetlejuice Beetlejuice non al cinema, bensì in streaming. Negli Stati Uniti, sarebbe approdato sulla piattaforma di HBO Max, ma quel lancio non è mai avvenuto. (ComingSoon.it)

#articoli Con Beetlejuice Beetlejuice Tim Burton sembra essere tornato ai fasti di un tempo, mescolando sapientemente inquietudine e senso di conforto, una qualità che ha sempre caratterizzato il suo Cinema migliore. (CineFacts)

Un incubo ricorrente del regista si è trasformato in una delle morti più assurde ed esilaranti del sequel attualmente al cinema (Best Movie)

Michael De Luca, a capo di Warner Bros dal 2022 insieme a Pamela Abdy, ha rivelato qualche dettaglio della realizzazione del sequel che ha già incassato 264 milioni di dollari in tutto il mondo. Tim Burton si è rifiutato di realizzare Beetlejuice Beetlejuice per la piattaforma di streaming Max, arrivando alla scelta di diminuire il budget pur di ottenere la distribuzione nelle sale. (Movieplayer)

Il film esplora il mondo dei vivi e dei morti in modo giocoso e surreale, con personaggi memorabili come Beetlejuice, interpretato da Michael Keaton in una delle sue performance più eccentriche e carismatiche, dando forma a una pellicola che spicca per la sua capacità di mescolare elementi di horror, commedia e fantasia. (Movieplayer)

‘Beetlejuice Beetlejuice’, che ha inaugurato fuori concorso la Mostra di Venezia, rientra in questa categoria dal momento che l’originale fu il film che fece conoscere la mente stravagante e misteriosa di Tim Burton che allora gettò le basi per quello che sarebbe diventato un personalissimo stile distintivo che lo inserì di diritto nella mappa dei registi visionari: sensibilità macabre e gotiche, personaggi eccentrici e spesso incompresi e una naturale inclinazione per tecniche ormai vecchia scuola ma allora rivoluzionarie come l'animazione stop-motion e gli effetti speciali. (Primocanale)