Le dimissioni di Castellitto: "Torno al mio lavoro"
È durata meno di un anno la presidenza di Sergio Castellitto al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma. "È una decisione che meditavo da tempo – ha dichiarato ieri Castellitto, nella lettera rivolta agli studenti e a tutto il personale del CSC in cui ha motivato le ragioni delle sue dimissioni –. Non sono gli attacchi ad avermi spinto a lasciare, mi hanno ferito ma mai impaurito. Semplicemente voglio tornare a fare il mio vero mestiere". (QUOTIDIANO NAZIONALE)
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ROMA — «Dimissioni irrevocabili». Finisce così la breve era di Sergio Castellitto alla guida del Centro sperimentale di cinematografia. Dove il governo Meloni lo volle insediare, 13 mesi fa, cambiando nottetempo la legge che consentiva di far decadere d’emblée l’intero consiglio d’amministrazione nominato un paio d’anni prima dal ministro dem alla Cultura Dario Franceschini. (la Repubblica)
L'attore e regista si è dimesso questa mattina dalla direzione del Centro Sperimentale, con il ministro che non ha potuto far altro che prenderne atto Il ministro della Cultura, Alessandro Giuli, ha comunicato di aver ricevuto le dimissioni "irrevocabili" del presidente della Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia, Sergio Castellitto (Movieplayer)
La risposta del ministro Giuli Le dimissioni di Sergio Castellitto (Virgilio Notizie)
Castellitto ha confermato la notizia scrivendo una lettera in cui parla di una “decisione che meditavo da tempo”. Stando a fonti del Fatto in realtà Castellitto, che svolgeva l’incarico a titolo gratuito, è stato sentito lunedì dagli ispettori inviati dal Ministero dopo cinque interrogazioni parlamentari che chiedevano chiarimenti sulla gestione del Csc, in particolare su 17 contratti non rinnovati, sul licenziamento di un dirigente che si era adoperato per non lasciarli a casa, poi sull’incendio dell’8 di giugno, poi sulle spese come la consulenza alla moglie Margaret Mazzantini (4mila euro) per un convegno, l’incarico per le relazioni istituzionali ad Angelo Tumminelli che riportò sulle scene Castellitto proprio con un testo della Mazzantini. (Il Fatto Quotidiano)
“Ed era stata una buona idea. La nomina era stata accolta benissimo dal mondo del cinema. Si erano bloccate le polemiche, tolto gli striscioni di protesta di studenti e professori per la cacciata della Donzelli. (la Repubblica)
Il ministro della Cultura, Alessandro Giuli, le ha accolte con «rammarico» esprimendo «stima e gratitudine» al Presidente uscente del Csc – Centro Sperimentale di Cinematografia: ma le dimissioni di Sergio Castellitto non sono una sorpresa visto che il regista e attore le aveva in qualche modo anticipate più volte, nei mesi scorsi, in risposta alle numerose polemiche e accuse che hanno accompagnato la sua attività al Centro. (il manifesto)