Stipendi nel settore privato: a Parma una busta paga lorda di 2.144 euro
Tredicesime più pesanti al Nord. Lo segnala l'Ufficio studi della Cgia di Mestre che sottolinea come le differenze retributive tra i lavoratori dipendenti privati del Nord e i colleghi del Sud sono 'evidentissime: se i primi percepiscono una busta paga di circa 2mila euro lordi al mese, quella dei secondi, invece, sfiora i 1.350. In pratica, nel settentrione si guadagna mediamente quasi il 50 per cento in più; pari, in termini monetari, a +8.450 euro lordi all'anno. (La Repubblica)
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Le differenze retributive tra i lavoratori dipendenti privati del Nord e i colleghi del Sud sono evidentissime: se i primi percepiscono una busta paga di circa 2 mila euro lordi al mese, quella dei secondi, invece, sfiora i 1.350. (Giornale di Sicilia)
CAMPOBASSO-ISERNIA. Il divario economico tra Nord e Sud Italia si riflette anche nelle retribuzioni dei lavoratori dipendenti privati. Secondo un’analisi della Cgia di Mestre basata su dati Inps relativi al 2023, la Lombardia si conferma la regione con gli stipendi medi più alti, pari a 2.254 euro lordi al mese, mentre la Calabria chiude la classifica con 1.181 euro. (isnews.it)
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Sebbene le gabbie salariali siano state abolite nel 1972, oltre 50 anni di applicazione dei contratti collettivi nazionali di lavoro non hanno mitigato le marcate differenze retributive tra le diverse aree del Paese. (Corriere della Sera)
Sono circa 231mila i lavoratori dipendenti umbri del settore privato che hanno percepito la tredicesima mensilità che in media è di 1.612 euro (importo netto più oneri previdenziali). E’ quanto rivela l’indagine settimanale di Cgia di Mestre, che ha analizzato i dati del 2023 in prospettiva anche di quest’anno, dati estrapolati dall’ "Osservatorio sui lavoratori dipendenti del settore privato (esclusi operai agricoli e domestici). (LA NAZIONE)
“I dati Inps sulle retribuzioni nel 2023 elaborati dalla Cgia di Mestre confermano quello che andiamo dicendo ormai da anni: senza un maggiore investimento da parte delle aziende locali nell’innovazione tecnologica, senza un rafforzamento del settore industriale e dei servizi evoluti alle imprese e senza una scommessa forte sulla contrattazione territoriale e aziendale i differenziali retributivi tra il Trentino e le altre regioni del nord non si ridurranno facilmente”. (l'Adige)