Sharon Verzeni, il sosia di Johnny Depp denunciato per favoreggiamento personale: “Ha inventato conoscenza per un ritorno pubblicitario”

Di nuovo dichiarazioni false sulla morte di Sharon Verzeni: Fabio Delmiglio, noto sui social come sosia di Johnny Depp, ascoltato come teste dagli inquirenti la settimana scorsa, è stato denunciato dall’Autorità Giudiziaria per favoreggiamento personale. L’uomo, infatti secondo quanto comunicano i carabinieri, ha deliberatamente dichiarato il falso allo scopo di assicurarsi visibilità e rafforzare la propria immagine il proprio lavoro. (Il Fatto Quotidiano)

La notizia riportata su altri media

I militari, infatti, hanno denunciato «un finto testimone in cerca di visibilità». Le indagini sull'omicidio della 33enne Sharon Verzeni, avvenuto a fine luglio a Terno d'Isola, sono diventate un caso mediatico nazionale. (Prima Bergamo)

I carabinieri di Bergamo lo hanno definito “ un finto testimone in cerca di visibilità ”. C’è una denuncia collaterale al caso dell’omicidio di Sharon Verzeni. Ma non è quella in cui l’opinione pubblica spera, quella che segnerà l’inizio delle indagini nei confronti di un primo eventuale sospetto. (il Giornale)

Si era presentato come «sosia ufficiale di Johnny Depp» e soprattutto come persona informata dei fatti sul caso di Sharon Verzeni. Invece era vera (più o meno) solo la prima cosa, mentre sulla seconda ha ammesso con i carabinieri di essersi inventato tutto ed è stato così denunciato. (Corriere Bergamo - Corriere della Sera)

L’uomo lo scorso 24 agosto aveva riferito ai carabinieri della stazione di Ponte San Pietro di essere in possesso di informazioni su Sharon Verzeni, che potevano essere utili alle indagini. Immediatamente sentito dai militari del nucleo investigativo di Bergamo che indagano sull’omicidio della 33enne, ha riferito loro – ricorda una nota dell’Arma – di essere stato avvicinato dalla Verzeni alla fine di luglio mentre si trovava all’interno del bar-pasticceria in cui la donna lavorava come cameriera e di aver avuto poi con lei uno scambio di messaggi sui social per ragioni di lavoro. (CremonaOggi)

L'uomo aveva affermato di aver avviato con lei uno scambio di messaggi per ragioni di lavoro tramite un noto social network. (Today.it)

Si era presentato ai carabinieri come il “sosia di Johnny Depp”, sostenendo di aver conosciuto Sharon Verzeni qualche giorno prima dell’omicidio. Ma quella che all’inizio sembrava essere una persona informata sui fatti si è rivelata essere un finto teste, dopo che lui stesso ha ammesso di essersi «inventato tutto solo per visibilità». (L'Unione Sarda.it)