Il pasticcio dei musei decapitati da Giuli. “Senza i vertici rischiano la paralisi”

L’intervento a sorpresa del ministro Alessandro Giuli, e gli effetti della riforma voluta a maggio dal predecessore Gennaro Sangiuliano. Sono i due elementi della tempesta perfetta che in queste ore sta terremotando i musei italiani: alcune delle istituzioni museali più importanti del Paese, una decina, si trovano a essere decapitate dei loro direttori e andranno incontro, nei prossimi mesi, a un… (la Repubblica)

La notizia riportata su altre testate

“Nessuna sorpresa”. È il commento della direttrice del Museo Nazionale di Matera Anna Maria Mauro, che è tra i quattro responsabili di istituzioni museali che non vedranno rinnovato l’incarico, in scadenza, da parte del ministro della Cultura Alessandro Giuli. (TRM Radiotelevisione del Mezzogiorno)

I direttori dei due grandi musei nazionali che lasciano le loro sedi, cioè Stéphane Verger a Roma e Mario Epifani a Napoli, dicono addio alle loro città con due messaggi pubblici gonfi di amarezza, in cui rivendicano i risultati ottenuti. (Corriere della Sera)

Ansa spiega che “il mancato rinnovo è legato alla nuova riforma dei musei che in Basilicata prevede un solo incarico per il “Museo nazionale di Matera – Direzione musei della Basilicata”, da affidare con un bando di gara. (Matera News)

I musei coinvolti sono: Musei Reali di Torino, Galleria dell’Accademia di Firenze e Musei del Bargello, Parco Archeologico del Colosseo, Museo Nazionale Romano e Museo Archeologico Nazionale di Napoli. (Il Sole 24 ORE)

Un addio brusco. Non voluto, una porta che si chiude all’improvviso e che taglia a metà un percorso di lavoro, studio, riqualificazione. (il Resto del Carlino)

Si era pensato a un rinnovo all’ultimo momento ma non è arrivato. Si potrebbe parafrasare Agatha Christie per illustrare la situazione dei massimi musei napoletani. (napoli.corriere.it)