Da Fornero a Sangiuliano, anche i politici piangono. Ma il contesto fa una bella differenza

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Ponte sullo Stretto

Di Leonardo Botta I sociologi si stanno interrogando, nelle ultime ore, su un curioso fenomeno: il pianto di un ministro in diretta tv. Dopo quelle di Elsa Fornero durante la conferenza di presentazione della manovra lacrime (mo’ ci vuole) e sangue del governo Monti (correva l’anno 2011), l’altro giorno è toccato a Gennaro Sangiuliano, reggente il dicastero della cultura, irrorare il proprio viso nel salotto tutto sommato amico e accomodante del Tg1 (Il Fatto Quotidiano)

Ne parlano anche altri media

PIGIAMA PALAZZI. Questa politica che ci governa, armata di citazioni di Prezzolini, Papini e persino Gramsci, è in realtà un sottoprodotto scadente. Davvero vuole conquistare le menti del popolo con le sue vetuste letture e certi comportamenti imbarazzanti? Viene da chiedersi se non c’è niente di meglio in giro dei vari Genny e Lollo. (Lettera43)

La vicenda del titolare della Cultura segue a ruota le altre, come quella di Pozzolo e Santanchè. A mancare del tutto è il senso dello Stato. La premier ha perso una grande occasione: cambiare il Paese facendo i conti con il passato, rompendo con estremisti, corrotti e inquisiti Le dimissioni del ministro (LaC news24)

Sì lo so, è uno sporco lavoro, ma qualcuno deve pur farlo! Tocca a me fare chiarezza, una volta per tutte, su questa vicenda del ministro Sangiuliano. Affronterò la questione senza entrare troppo nel merito, ché tanto i dettagli pruriginosi sono in continuo divenire, e rischierei di bucare le novità del giorno. (Tp24)

Sangiuliano? Un eretico che voleva cambiare il sistema ma è ne è stato fagocitato

Peccato l’abbia fatta – a leggere la sua lettera di congedo – per le ragioni sbagliate. Ha fatto finalmente la cosa giusta, Gennaro Sangiuliano. (La Stampa)

L’ex ministro Gennaro Sangiuliano, per tentare di salvarsi e di giustificare le proprie azioni, ha potuto utilizzare un mezzo potentissimo, il TG1 della RAI. E lo ha fatto, sostanzialmente, senza un reale contraddittorio, egli che è stato tra l’altro, fino a due anni fa, direttore di un telegiornale della Tv pubblica. (Corriere del Ticino)

– Giorgia Meloni è stata a lungo indecisa sulle dimissioni di Gennaro Sangiuliano. Si è affidato con troppa leggerezza a una signora improbabile, già nota nell’ambiente parlamentare per un attivismo che l’ha portata ad avere molti contatti, ma non a caso nessuno durevole. (QUOTIDIANO NAZIONALE)