Il mondo Queer di Luca Guadagnino

L'aspetto più riuscito di Queer di Luca Guadagnino è il mondo che riesce a creare nella prima parte. Una Città del Messico fiabesca, pittorica, fatta di modellini e sfondi materici, quasi solo notturna, senza macchine, illuminata come un quadro di Magritte. E brulicante di lascivi gentiluomini in completo di cotone e fedora, con l'aria spionesca da parodia di un romanzo di Graham Greene, che vagano in cerca di buona conversazione, mezcal e piaceri omoerotici. (Esquire Italia)

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I sogni dello Yage Con Queer Luca Guadagnino tenta un’impresa al limite dell’impossibile, quella di ridurre in immagini il cut-up lisergico di William S. Burroughs; ne viene fuori un’opera attenta, misurata ma che non sempre riesce a scavare in profondità, nonostante un grande lavoro produttivo nell’utilizzo delle scenografie. (quinlan.it)

Il film che a Venezia nessuno è riuscito a capire Queer di Luca Guadagnino (Today.it)

Luca Guadagnino e Daniel Craig, assieme allo sceneggiatore Kuritzkes e al cast, raccontano Queer alla stampa: un film sull’amore e le connessioni umane. In Concorso All’incontro erano presenti anche lo sceneggiatore Justin Kurtzkes, gli attori Drew Starkey, Jason Schwartzman, Lesley Manville, Omar Apollo e Daniel Craig, il costumista Jonathan Anderson e i produttori Lorenzo Mieli e Andrea Scrosati. (Sentieri Selvaggi)

Daniel Craig: “Mi affido ai sentimenti come ho fatto con il mio Bond”

Forse uno dei film più attesi di questa Mostra del cinema, Queer è anche l'opera più ambiziosa e per certi versi rischiosa di Luca Guadagnino: dopo Call Me By Your Name, Bones and All e il più recente Challengers, il regista torna al Lido con l'adattamento cinematografico del romanzo di William S. Burroughs, che porta lo stesso titolo. (Vogue Italia)

Quella in cui musica, scenografia, costumi, attori, funzionano talmente Il cast di Queer di Luca Guadagnino può tranquillamente aspirare al Leone d'oro di Venezia 2024. (Io Donna)

Venezia — Daniel Craig, capelli lunghi, jeans e camicia bianca, ha un’aria morbida, che lo rende più giovane dei tempi in cui lo costringevano alla cravatta di Bond. (la Repubblica)