Il mondo Queer di Luca Guadagnino

L'aspetto più riuscito di Queer di Luca Guadagnino è il mondo che riesce a creare nella prima parte. Una Città del Messico fiabesca, pittorica, fatta di modellini e sfondi materici, quasi solo notturna, senza macchine, illuminata come un quadro di Magritte. E brulicante di lascivi gentiluomini in completo di cotone e fedora, con l'aria spionesca da parodia di un romanzo di Graham Greene, che vagano in cerca di buona conversazione, mezcal e piaceri omoerotici. (Esquire Italia)

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Luca Guadagnino al Festival di Venezia 2024 per presentare Queer, il suo ultimo film tratto dal romanzo di William S. Burroughs (Vogue Italia)

Appena arriva nel Concorso del Festival di Venezia, Guadagnino cattura immediatamente l’attenzione. Come? Il suo film Queer, al centro di questa recensione e tratto dal racconto di uno degli scrittori americani più influenti del XX secolo, William S. Burroughs nonché figura chiave della Beat Generation insieme a Jack Kerouac e Allen Ginsberg, era destinato a far discutere sin dal suo annuncio. (Orgoglionerd)

Emozioni forti e applausi alla Mostra con Queer, il film diretto da Luca Guadagnino e interpretato da Daniel Craig. Borroughs, il cantore della Beat Generation, il sesso ossessivamente cercato, le droghe come strumento di conoscenza, l’alcol, la solitudine, la sordida Città del Messico degli anni Cinquanta interamente ricostruita a Cinecittà. (ilmessaggero.it)

Al festival di Venezia c'è "Queer" di Luca Guadagnino con Daniel Craig È il grande giorno per Luca Guadagnino, che presenta il suo attesissimo film Queer, tratto dall'omonimo romanzo di William S. Burroughs. (La Stampa)

Che il regista Luca Guadagnino in America fosse il nostro orgoglio era risaputo, ma che fosse anche in grado. di cambiare l'immagine di James Bond in un omosessuale ci ha lasciato di stucco. Sì, ci ha stupiti, ma ancora una volta inorgogliti. (Liberoquotidiano.it)

Ma per raccontare la genesi del film, Guadagnino guarda al passato: «Ho letto il libro di William Burroughs quando avevo 17 anni, a Palermo, ero un ragazzo megalomane che voleva costruire mondi col cinema. (il manifesto)