Comunicato sindacale del Comitato di redazione
Il Comitato di Redazione del Sole 24 Ore esprime solidarietà ai colleghi di Repubblica per lo sciopero indetto nei giorni 25 e 26 settembre e il tentativo di boicottaggio da essi denunciato, a opera dei vertici della testata. Le ragioni dell’agitazione sottolineate nel loro comunicato – le gravi ingerenze sull’attività giornalistica da parte dell’editore, delle aziende a lui riconducibili e, indirettamente, dei soggetti che a vario titolo prendono parte agli eventi organizzati dall’azienda – qui in Italia rappresentano uno snodo decisivo del futuro dell’informazione e interrogano l’intero settore, animato da editori che pretenderebbero di sopperire all’endemico calo delle copie vendute con una sempre più spinta diversificazione nella direzione di marketing ed eventi. (Il Sole 24 ORE)
Su altre testate
Gli interessati, i giornalisti di Repubblica e i metalmeccanici di Stellantis, anche se per motivi diversi, si ritrovano uniti contro John Elkann, editore e 'padrone' a seconda dei casi Giornalisti e operai uniti nella lotta contro John Elkann (Dire)
Si tratta di un gravissimo comportamento estraneo alla cultura del nostro giornale. Con questo comportamento, l’azienda e la direzione sembrano gettare la maschera una volta per tutte. (la Repubblica)
Un inserto in edicola oggi dedicato alla Italian Tech Week organizzata dal gruppo Exor fa emergere una convivenza sempre più difficile tra l'editore e la redazione di Repubblica che denuncia contenuti "comprati" dalle aziende e aggiustati dall'organizzazione. (Start Magazine)
È in corso lo sciopero, sul sito campeggia la scritta che ne dà notizia e che annuncia che fino alle 23.59 di domani non ci sarà alcun aggiornamento, eppure l’evento organizzato da Exor viene trasmesso regolarmente. (Il Fatto Quotidiano)
Repubblica, il Cdr: «I vertici della testata tentano di aggirare lo sciopero». La Fnsi al fianco dei colleghi La prima pagina di Repubblica di mercoledì 25 settembre 2024 (Fnsi)
Abbiamo allertato le associazioni di categoria affinché valutino l’apertura di un procedimento antisindacale. «Si tratta – prosegue la nota – di un gravissimo comportamento estraneo alla cultura del nostro giornale. (Primaonline)