Matilde Lorenzi, folla al funerale della 19enne morta sugli sci. Mamma e papà: «Una fortuna essere i tuoi genitori». La lettera della sorella: «Mi manca l'aria da lunedì»
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Una folla davanti alla chiesa di San Lorenzo a Giaveno ha accolto e il feretro di Matilde Lorenzi, la giovane promessa dello sci italiano scomparsa a soli 19 anni in un incidente in allenamento in Alto Adige, sui ghiacciai della Val Senales. La chiesa è piena di persone. In prima fila c'è la nonna materna di 'Matildina', come la chiamavano amici e parenti, nonna Rosina: «Il Signore ci ha portato via una meraviglia», dice in lacrime. (ilmessaggero.it)
Su altri media
Dal SuperG all'uncinetto, chi era Matilde Lorenzi (AGI - Agenzia Italia)
Il giorno dopo la tragica scomparsa di Matilde Lorenzi, la Federazione Italiana Sport Invernali prosegue il suo lutto, nel massimo silenzio e nel rispetto per l’immenso dolore della famiglia. Il Presidente Flavio Roda, con numerosi atleti, tecnici, dirigenti e staff si stanno preparando per partecipare alle esequie della giovane atleta piemontese e salutarla per l’ultima volta. (FISI)
Una folla enorme ha atteso questa mattina, 31 ottobre, davanti alla chiesa di San Lorenzo, a Giaveno, l'arrivo del feretro di Matilde Lorenzi, la sciatrice 19enne di Valgioie morta mentre si allenava in Val Senales (Corriere della Sera)
All’entrata della chiesa di San Lorenzo c’è una fotografia: ritrae di profilo una ragazza di 19 anni, con alle spalle le luci di un tramonto. È “Matildina” e oggi è il giorno del suo ultimo saluto. (La Stampa)
Ti amo Stellina»: è la dedica che Federico Tomasoni, azzurro dello skicross, ha condiviso nelle stories su Instagram per ricordare Matilde Lorenzi, promessa dello sci azzurro scomparsa in seguito a una caduta fatale durante un allenamento. (L'Eco di Bergamo)
Caterina Stamin All’entrata della chiesa di San Lorenzo c’è una fotografia: ritrae di profilo una ragazza di 19 anni, con alle spalle le luci di un tramonto. È “Matildina” e oggi è il giorno del suo ultimo saluto. (La Stampa)
