Stellantis rassicura: non chiuderemo stabilimenti in Italia. Ma i numeri parlano di crisi nera
"Stellantis non chiuderà nessuno stabilimento in Italia, né tantomeno sta pensando a licenziamenti collettivi". Queste le parole di Giuseppe Manca, responsabile Stellantis delle risorse umane in Italia. Il dirigente ha voluto così rassicurare sulla presenza in Italia del colosso italo-francese, messa in dubbio da voci e da numeri di produzione mai così bassi fin dagli anni ’50. Manca è l’esponente Stellantis che ha rappresentato l’azienda al tavolo sull’automotive convocato dal ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso (DMove.it)
Se ne è parlato anche su altri media
“Al tavolo Stellantis di oggi al Mimit non c’è stato nessun passo in avanti né da parte del Governo, nè da parte dell’azienda. L’annuncio del Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, di convocare il prossimo tavolo al Mimit il 16 dicembre per poi arrivare ad un’intesa con l’azienda da siglare a Palazzo Chigi, è insoddisfacente. (CGIL Modena)
Bisognerà attendere l’esito degli incontri europei che ci saranno a Bruxelles a fine mese per verificare se nasceranno le opportunità per alzare l’asticella e spostare il dossier a Palazzo Chigi. Un incontro costruttivo per portare avanti il dialogo che però non prevede attualmente alcun impegno definitivo. (ilmessaggero.it)
Il fondo automotive verrà in parte rialzato. «Gli ecobonus svenano gli Stati ma non risolvono il problema. (Il Messaggero - Motori)
Durante un'interrogazione parlamentare, Urso ha spiegato che "è finito il tempo dei bonus". Per sostenere il settore automotive italiano, il Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso non pensa più agli incentivi all'acquisto. (Automoto.it)
Le proposte del Governo italiano con Urso Le cause di questa crisi sono molteplici e complesse, ma un ruolo centrale è giocato dalla transizione verso l'elettrificazione. Diversi segnali indicano un settore in difficoltà, tra cui la chiusura di alcuni stabilimenti annunciata da Volkswagen e Audi, e la situazione critica di importanti aziende della componentistica. (Virgilio)
C’è stato un nuovo incontro al Ministero dove si è discusso del presente e del futuro dell’automotive italiano. Il Ministro si è scagliato contro le multe imposte dall’UE ai costruttori di auto che non rispetteranno i limiti di CO2 a partire dal 2025, definendolo la causa principale della “crisi” del settore. (AlVolante)