Thomas Crooks “ebreo, gender fluid, bullizzato”, il ritratto dei conoscenti: “Persona strana, molto solitaria e gentile, girava in mimetica"

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Thomas Crooks era un ebreo di origini scozzesi e bullizzato. Questo esce fuori da uno dei tanti ritratti di chi lo conosceva, che ha aggiunto svariati dettagli che stanno aiutando le forze dell'ordine a farne un ritratto preciso. La sua famiglia, e quindi i suoi genitori, Matthew Brian e Mary Elizabeth, hanno origini inglesi e scozzesi e sono ebrei. Nella descrizione fatta dai conoscenti si aggiunge che il ragazzo fosse appunto bullizzato in classe, forse per via del suo orientamento sessuale (sembrerebbe che fosse gay), e anche pericoloso, sia per il suo modo incauto di utilizzare le armi (venne escluso dalla squadra di tiro per il suo essere un pessimo tiratore, ndr) sia per il suo andare in giro con la tuta da caccia mimetica. (Il Giornale d'Italia)

La notizia riportata su altre testate

In un comunicato diffuso lunedì, l’agenzia ha dichiarato: “I nostri specialisti tecnici hanno ottenuto l’accesso al telefono di Thomas Matthew Crooks e stanno esaminando i suoi dispositivi elettronici”. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

Probabilmente è un realismo necessario, dettato da... Il probabile ritorno di Trump (contrario al conflitto) alla Casa Bianca spinge il presidente ucraino a cambiare strategia. (La Verità)

Può sempre succedere qualcosa. Doug Mills lo sa: il leggendario fotografo del New York Times, 64 anni, di Greensboro, North Carolina, premio Pulitzer per la campagna di Bill Clinton del ‘92 e per lo scandalo Lewinsky, è stato l’unico in grado di catturare il mo… (la Repubblica)

Non solo odio politico, l’attentato a Trump è lo specchio dell’America armata: record di stragi negli ultimi 4 anni. L’AR-15 il fucile più venduto

Nelle 48 ore precedenti all'apertura del fuoco contro l'ex presidente Donald Trump, il ventenne Thomas Matthew Crook ha fatto una serie di soste nella sua città natale, nella periferia di Pittsburgh, e nei dintorni. (ilmessaggero.it)

P. Gregorio Colatorti è sacerdote dal 1976; a completamento degli studi teologici, ha conseguito nel 1982 la specializzazione in Scienze dell’Educazione presso l’Università Pontificia Salesiana; e inoltre, ha ricoperto l’ufficio di Padre Maestro dei Fratini presso la Scuola Apostolica di Paola, Rettore del Santuario di Paola, Correttore Provinciale della Provincia religiosa di San Francesco, Parroco in diverse realtà della medesima Provincia religiosa e dallo scorso 2018 Correttore Generale dell’Ordine dei Minimi. (Corriere di Lamezia)

Il presidente Joe Biden, poco dopo aver parlato con Donald Trump, vittima dell’attentato armato dal quale è uscito con una ferita all’orecchio, ha forse pensato che queste parole fossero necessarie, una presa di posizione ma anche un messaggio forte da lanciare al popolo americano, con la tensione politica alle stelle a pochi mesi dalle elezioni più polarizzanti della storia. (Il Fatto Quotidiano)