La Camera ricorda Sammy Basso: è stato un maestro di felicità

La Camera ricorda Sammy Basso: è stato un maestro di felicità 11 ottobre 2024 Roma, 11 ott. - "Prima di iniziare, mi sia consentito rivolgere un pensiero commosso a una persona speciale, un amico, che ci ha lasciato pochi giorni fa: Sammy Basso. Aveva 28 anni. È stato il malato di progèria più longevo al mondo e con la sua vita ha dimostrato un grandissimo spessore". Lo ha detto il presidente della Camera, Lorenzo Fontana, prendendo la parola in aula a Montecitorio in occasione della cerimonia per celebrare la prima trasmissione radiofonica italiana, andata in onda il 6 ottobre 1924 (Il Sole 24 ORE)

Ne parlano anche altre fonti

L’addio a Sammy Basso. Docenti e studenti: “Era un ragazzo geniale, lo ricorderemo sempre con un sorriso” Di (Orizzonte Scuola)

Il Network VIDEOMEDIA L’emittente che da oltre 30 anni racconta il territorio del Triveneto con una forte attenzione all’aspetto devozionale. (TVA VICENZA)

Tutti per Sammy Basso, che vive ancora dappertutto, a Tezze sul Brenta: sorride sul maxi-schermo della diretta, sembra spuntare dalla carrozzina delle maratone posizionata al centro del palco, parla attraverso il suo testamento spirituale. (ilmessaggero.it)

«Che dono la vita»: la lettera scritta da Sammy Basso per il suo funerale

Un palco con le casse come per i Concerti, piazzato nel parcheggio accanto alla chiesa di Tezze sul Brenta. Vicino al pulpito una croce di legno, la carrozzina di Sammy Basso, una maglietta che lo celebra e una una scritta con dei palloncini gonfiabili: ciao Sammy. (Il Mattino di Padova)

Sul grande prato degli impianti sportivi di Tezze sul Brenta (Vicenza), davanti a 3-4mila persone, accorse anche dall'estero, è andato in scena non un funerale, ma quasi una 'festa' per Sammy, com'era nei suoi desideri. (leggo.it)

Il giovane ricercatore, affetto dalla nascita da una malattia rara chiamata progeria (che causa un invecchiamento precoce e consuma il corpo di chi ne soffre), era diventato famoso oltre che per il suo impegno internazionale in campo scientifico nello studio della sua patologia, per averne parlato pubblicamente sempre col sorriso e con ironia. (Avvenire)