Non si gioca in Serie A: deciso lo sciopero | Ok anche degli allenatori
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Dopo i calciatori, anche gli allenatori danno la loro opinione a proposito di questo storico sciopero: ecco svelato il perché. E se ad un certo punto i giocatori decidessero di non scendere più in campo? Le conseguenze di una scelta così drastica non tarderebbero di certo a mancare, con perdite economiche davvero ingenti per tutto il settore. È una questione che al momento sta tenendo banco in tutto il mondo del calcio, ma che non è destinata a finire a breve. (MondoSportivo)
Ne parlano anche altre testate
Da Rodri a Barella: troppi infortuni perché si gioca troppo e il fisico ne risente Focus del Corriere dello Sport sui tanti infortuni rimediati dai calciatori in questo inizio di campionato. Non si parla solo di Serie A ma anche di altri tornei. (Tutto Napoli)
“Il sovraffollamento dei calendari è un problema solo dell’elite. Il calcio è uno sport basato sull’interesse personale e sul tribalismo” (IlNapolista)
Il centrocampista dell'Inter tornerà dopo la sosta. Ma non si tratta dell'unico giocatore, in Serie A, ad essere costretto ai box per infortunio da 'super attività sportiva'. In alto, sotto la testata, la scalata di Dan e Ryan Friedkin - proprietari della Roma - ai vertici dell'Everton, compagine della Premier League inglese. (Pianeta Milan)
Ci sono i 5 cambi, i Gps che monitorano tutto. Staff che non trascurano il minimo aspetto medico, atletico, nutrizionale, psicologico. (Corriere della Sera)
“Prima eravamo solo noi medici del calcio a denunciare il numero eccessivo di partite. Castellacci: Conte ha una fame di preparazione, di studio, di attenzione ed esaltazione durante la gara che fa di lui un grande (Terzo Tempo Napoli)
Il sostituto, i Potrebbe essere arrivata la luca infondo al tunnel per Arek Milik, l'ex Napoli e Marsiglia mette una gara nel mirino. (SpazioJ)