Sharon al suo assassino: 'Perché? Perché?'
Moussa Sangare, prima di accoltellare a morte Sharon Verzeni, le ha detto: "Scusa per quello che ti sto per fare". E La donna mentre veniva colpita chiedeva: "Perché? Perché?". È un dettaglio dell'interrogatorio reso dal fermato per l'omicidio della barista a Terno d'Isola. Sangare ha raccontato di essere poi fuggito in bicicletta e di averla modificata nei giorni successivi in alcuni componenti, per evitare che potesse essere individuato grazie al mezzo. (Corriere Delle Alpi)
Se ne è parlato anche su altri media
Moussa Sangare, prima di accoltellare a morte Sharon Verzeni, le avrebbe detto: "Scusa per quello che ti sto per fare". (Sky Tg24 )
La 33enne si trovava nel posto sbagliato, al momento sbagliato. «Ho visto questa ragazza che camminava guardando le stelle e ascoltando la musica e dentro di me ho sentito un “feeling”». (Open)
Resta in sella ma scende sulla canna, le mette una mano sulla spalla e le dice qualcosa di difficile da accettare: «Scusa per quello che sta per succedere». La vede in una strada che in quel momento è deserta. (La Repubblica)
Il 31enne, che ha confessato l'omicidio della barista 33enne, nell'interrogatorio che ha preceduto il suo fermo ha fornito i dettagli agli inquirenti. E avrebbe anche riferito le parole di Sharon: "Perché, perché, perché?". (Adnkronos)
Il rimpianto dei testimoni I testimoni che hanno fatto arrestare Sangare: "Anche noi eravamo stranieri" (Virgilio Notizie)
Italiano, nato a Milano, origini maliane, disoccupato, 31 anni, con un passato da baby calciatore in una squadra locale e l’impiego in una pizzeria. Moussa Sangare, lo “sconosciuto”, che ha confessato di avere ucciso Sharon Verzeni senza un movente, è incensurato. (ilgazzettino.it)