Accoglienza bimbi ucraini, i pediatri si mobilitano: partita la raccolta negli ambulatori

L’iniziativa era già partita qualche giorno fa, grazie alla volontà di alcuni pediatri baresi di partecipare attivamente alla raccolta di medicinali per aiutare le vittime di guerra.

I pediatri si impegnano quindi a diventare – come già anticipato da alcuni medici – a diventare parte attiva nel procurare beni e generi di prima necessità, anche con l’utilizzo di fondi delle proprie associazioni, da consegnare direttamente ai cittadini ospiti in difficoltà. (Telebari)

La notizia riportata su altri giornali

Dal 17 febbraio all’aeroporto internazionale di Palermo Falcone Borsellino, oltre all’area Covid test per i tamponi, è attiva anche una postazione vaccinale, grazie alla collaborazione con Gesap, società di gestione dell’aeroporto. (Sicilianews24)

(ITALPRESS) – La struttura commissariale per la gestione dell’emergenza Covid a Palermo vicina ai cittadini ucraini e al loro dramma. Dal 17 febbraio all’aeroporto internazionale di Palermo Falcone Borsellino, oltre all’area Covid test per i tamponi, è attiva anche una postazione vaccinale, grazie alla collaborazione con Gesap, società di gestione dell’aeroporto. (Italpress)

Abbiamo vissuto queste difficoltà anche le Lazio, non solo con gli ortodossi, anche con i Sikh. "L'Ucraina è una delle aree con il più basso tasso di vaccinazione in Europa, ci sono una serie di motivi, primo tra tutti è quello religioso. (L'HuffPost)

Devono farlo in primo luogo per salvaguardare la loro salute, ma anche per rispetto di tutta la comunità – continua D’Amato – . E’ quanto ha affermato l’assessore regionale alla Sanità nel Lazio, Alessio D’Amato, in un’intervista su La Repubblica. (StrettoWeb)

A cura di Enrico Tata. La Regione Lazio ha attivato un hub alla stazione Termini di Roma dedicato ai cittadini provenienti dall'Ucraina. Là si possono fare tamponi, vaccini e si può richiedere un codice per accedere a tutti i servizi sanitari. (Fanpage.it)

La Regione Puglia e i pediatri pugliesi si mobilitano per i bambini che arrivano dalle zone di guerra. “Le nostre porte sono aperte”, spiega a Borderline24 il vice presidente nazionale Federazione Italiana Medici Pediatri, Luigi Nigri. (Borderline24.com)