Anche i senza fissa dimora hanno diritto al medico di base

Dopo l’approvazione definitiva della legge che garantisce l’accesso al medico di base e alle cure mediche anche alle persone senza residenza, viene attuato il diritto alla salute per tutti i cittadini. In Italia, il diritto alla salute è garantito a tutti dalla Costituzione. Tuttavia, fino ad oggi, le persone senza fissa dimora, prive cioè di residenza anagrafica, si trovavano escluse dal sistema sanitario nazionale, impossibilitate ad avere un medico di base e ad accedere alle cure mediche. (La Legge per Tutti)

La notizia riportata su altri giornali

TERMOLI. La recente approvazione da parte del Senato della legge che garantisce l'assistenza sanitaria alle persone senza dimora rappresenta una svolta significativa per i diritti civili in Italia. Un passo fondamentale che allinea finalmente il diritto alla salute di queste persone ai principi costituzionali, in particolare gli articoli 3 e 32, che sanciscono l'uguaglianza e l'accesso alle cure per tutti. (Termoli Online)

ROMA (l'Adige)

Il provvedimento colma un vuoto di tutela, ritenuto in contrasto con gli articoli 3 e 32 della Costituzione e con i principi ispiratori della legge che ha istituito il Servizio sanitario nazionale, in base ai quali l'assistenza sanitaria va garantita a tutti coloro che risiedono o dimorano nel territorio della Repubblica, senza distinzione di condizioni individuali o sociali. (Civonline)

Senza fissa dimora, anche per loro arriva (dopo 15 anni) il medico di base

E’ finalmente stata approvata la legge che consente l’assistenza sanitaria anche per i senza fissa dimora. Ecco di cosa si tratta. (CUENEWS | Biomed)

Si colma così un vuoto di tutela, che contrastava con gli articoli 3 e 32 della Costituzione e con i principi ispiratori del Servizio Sanitario Nazionale, in base ai quali l’assistenza sanitaria va garantita in maniera uguale a tutti coloro che risiedono o dimorano nel territorio della Repubblica, senza distinzione di condizioni individuali o sociali”. (l'Immediato)

Ci sono voluti quindici anni, ma ora anche le persone che vivono in strada potranno avere un medico di base e curarsi con la mutua quando si ammalano. (Corriere della Sera)