Il ritorno dei missili americani in Europa: «Un nuovo scontro con la Russia in arrivo»

Per saperne di più:
Ucraina

L’Europa torna a dispiegare missili a lungo raggio degli Stati Uniti contro la Russia. Come durante la guerra fredda. La Germania e gli Usa hanno firmato un accordo che prevede la costituzione di unità multi forze che comprendono missili a lungo raggio con testate convenzionali. Che saranno posizionate sul territorio tedesco a partire dal 2026. «Quando pienamente funzionali, i missili a lunga gittata comprenderanno SM-6, Tomahawk e nuove armi ipersoniche, che sono in via di sviluppo e risultano significativamente più potenti di quelli al momento posizionati nelle basi europee», riporta il documento. (Open)

Su altre fonti

"La Federazione russa ha sufficiente potenziale di deterrenza in caso di dispiegamento in Europa di missili a lungo raggio Usa, ma le capitali europee saranno potenziali vittime". Il monito è arrivato dal portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, come riporta l'agenzia russa Tass. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Piove sulla Germania, dove i temporali fanno dell'estate un miraggio, ma a preoccupare è il vento della Guerra fredda che torna a spirare. Mentre monta la tensione tra Nato e Russia, il Paese che dell'Alleanza atlantica è il perno logistico in Europa si prepara a un conflitto tra l'Occidente e Mosca. (il Giornale)

La NATO riscopre gli euromissili, tutti i rischi del riarmo nucleare | In In Primo piano | Di Di Roberto Fieschi (Strisciarossa)

Missili, Mosca avverte la Nato

Dei nuovi missili Usa Tomahawk da schierare in Germania a partire dal 2026 Olaf Scholz non aveva detto niente a nessuno. (il manifesto)

Facendo girare all’indietro la ruota della storia, gli Stati Uniti e la Germania intendono avviare una nuova corsa agli armamenti nucleari in Europa, così come avevano fatto nei primi anni Ottanta con l’installazione degli euromissili. (Contropiano)

Il braccio destro di Sergei Lavrov ha dichiarato che «nessuno in Occidente dovrebbe avere dubbi sulla determinazione della Russia a rispondere al possibile schieramento in Europa di missili americani a lungo raggio». (Italia Oggi)