Dati rubati, un trojan al Viminale: doppio server all'estero e l'intelligenza artificiale per sfornare i dossier. Ecco il sistema della "banda"

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
ilgazzettino.it INTERNO

Un trojan all’interno del Ced del Viminale. Così l’ex super poliziotto Carmine Gallo, braccio operativo di Enrico Pazzali, presidente di Fondazione Fiera e titolare di Equalize, la società di investigazione al centro dell’attività di spionaggio e dossieraggio aveva “bucato” lo Sdi, la banca dati del ministero dell’Interno, il sistema informatico interforze che contiene tutte le informazioni sulle attività di vigilanza e controllo e quelle relative a sentenze o procedimenti giudiziari. (ilgazzettino.it)

Ne parlano anche altre testate

“Non c’è da stupirsi che ci sia chi cerca di bucare la rete del Viminale e per raccogliere informazioni sensibili su personaggi pubblici, comprese personalità della politica e delle istituzioni e loro familiari. (Civonline)

Secondo quanto emerge da un'inchiesta della Procura di Milano un gruppo di informatici è riuscito a violare il Sistema di indagine (Sdi) del ministero dell'Interno, la banca dati più sensibile delle forze dell'ordine italiane, attraverso un sofisticato virus informatico e con la complicità di persone infiltrate nel team di manutenzione. (WIRED Italia)

È stato scoperto un mercato della duplicazione di telefoni e pc. Gli archivi del Viminale sono stati ‘bucati’ 52mila volte, un ex poliziotto ha venduto l’anima e i dati sensibili agli hacker, ha fatto in modo che andassero in pasto al dark web. (il Giornale)

Il presidente della Fondazione Fiera, Enrico Pazzali, avrebbe chiesto ai suoi uomini della Equalizer un "dossier" su Ignazio La Russa e il figlio Geronimo. È quanto emerge dagli atti dell'inchiesta della Procura di Milano sui cyber-spioni e le reti di hackeraggio delle banche dati pubbliche. (Liberoquotidiano.it)

Il presunto dossieraggio di cui devono rispondere le persone legate a Equalize, la società al centro dell'inchiesta della procura di Milano su presunti furti di dati sensibili da banche date riservate, vede come potenziali obiettivi anche personaggi russi di rilievo. (ilmattino.it)

Dopo il caso dossieraggio all'attenzione della procura di Perugia, quello delle violazioni della privacy a Bari attraverso l'accesso ai conti bancari e l'ultimo emerso con l'inchiesta milanese sull'hackeraggio di informazioni sensibili, il governo si muove per stoppare il fenomeno legato all'accesso abusivo e al mercato illecito di dati (il Giornale)