Salute: Vergallo (Aaroi-Emac), “Misure repressive non bastano contro violenza su sanitari”
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“È difficile pensare di agire sulle violenze di cui sono vittime gli operatori sanitari solo edesclusivamente attraverso misure repressive. Questi episodi drammatici sono frutto di una esacerbazione dell'utenza rispetto a una percezione dell'erogazione delle cure, che non è all'altezza delle aspettative”. Così Alessandro Vergallo, presidente nazionale di Aaroi-Emac, il sindacato dei Medici anestesisti rianimatori e dell’emergenza-urgenza, a margine del convegno ‘Il valore sociale del pubblico impiego nel Ssn’ presso la Sala della Regina della Camera dei deputati, commentando i recenti fatti di violenza contro gli operatori sanitari. (Adnkronos)
La notizia riportata su altri media
Se prima non si risolve la problematica legata all'efficienza, all'appropriatezza e alla sicurezza delle prestazioni sanitarie che vengono erogate, per esempio, nei nostri ospedali, ma anche nelle strutture territoriali, non si affronterà mai seriamente il problema di un'utenza esasperata”. (il Fatto Nisseno)
"Quella delle aggressioni ai professionisti della sanità è una vera e propria emergenza. Li abbiamo chiamati ‘angeli’ ed ‘eroi’ in pandemia, ma oggi è ricominciata la vita di trincea. (Civonline)
“Il provvedimento, che andrà già oggi in Aula, è stato adottato dal Governo Meloni di fronte all’intollerabile aumento di questi comportamenti odiosi e inaccettabili verso medici e infermieri”, spiega il deputato luinese di Fratelli d’Italia Andrea Pellicini, componente della Commissione Giustizia alla Camera (Luino Notizie)
Questi episodi drammatici sono frutto di... Leggi tutta la notizia (Virgilio)
Con 144 voti favorevoli e 92 astenuti, la legge introduce l’arresto obbligatorio in flagranza per chi aggredisce i professionisti della salute e, in alcuni casi, l’arresto in flagranza differita per reati come lesioni personali e danneggiamento delle strutture sanitarie. (Telemia)
Le nuove misure prevedono l’arresto obbligatorio in flagranza e, a determinate condizioni, l’arresto in flagranza differita per i delitti di lesioni personali commessi nei confronti di professionisti sanitari, sociosanitari e dei loro ausiliari e per il reato di danneggiamento dei beni destinati all’assistenza sanitaria. (Sanità24)