Travolge più volte con l'auto due tossicodipendenti: 40enne in fin di vita. L'uomo era stanco della loro presenza sotto casa sua

Investimento nella notte tra il 30 settembre e il primo ottobre intorno all'1.30 in via Montello a Mestre, nel quartiere Piave. Secondo una prima ricostruzione un cittadino moldavo, infastidito dalla presenza di due tossicodipendenti sotto casa sua, li avrebbe investiti con l'auto ad alta velocità, sfondando un muretto e finendo con l'auto nel giardino di una casa. Sembrerebbe che il conducente dell'auto abbia investito più volte i due uomini e abbia poi chiamato lui stesso i poliziotti. (ilmessaggero.it)

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Uno è ricoverato in gravi condizioni, l'altro, con ferite più leggere, è già stato dimesso dall'ospedale. Denunciato per lesioni gravi, l'automobilista ha spiegato alla polizia che si è trattato di un incidente: avrebbe perso il controllo della vettura, ha raccontato, mentre stava ripartendo dopo aver avuto un alterco con alcune persone in via Piave, la strada che attraversa il quartiere di Mestre noto per episodi di spaccio e microcriminalità. (Il Messaggero Veneto)

/10/2024 MESTRE – E’ accusato di tentato duplice omicidio volontario, l’investitore di via Piave, a Mestre, che a bordo del suo pick up e brandendo un martello in mano, al culmine di una lite, ha ferito due persone di cui una in modo gravissimo || Così la moglie ucraina dell’investitore 40 enne italiano di via Piave, a Mestre, soltanto una manciata di ore prima del cambio di imputazione delle accuse a carico del compagno. (Antenna Tre)

Quest'ultimo è stato trasportato d'urgenza all'ospedale dell'Angelo in condizioni molto gravi, mentre il cittadino tunisino ha riportato ferite più lievi ed è stato dimesso dal pronto soccorso nella mattinata. (La Voce di Rovigo)

Si aggrava la posizione dell'uomo che l'altra notte con un Suv ha investito a Mestre due tossicodipendenti, ferendone uno in maniera grave. L'automobilista è stato accusato dalla Procura di Venezia di tentato omicidio. (Oggi Treviso)

Ha investito due tossicodipendenti a Mestre nella notte, nei pressi della sua abitazione. I fatti risalgono all’1:30 della notte tra lunedì 30 settembre e martedì 1° ottobre. (Virgilio Notizie)

La “squadra catture”, coordinata dal professor Marco Apollonio del Dipartimento di Medicina Veterinaria dell’ateneo sassarese, è stata fondamentale per la risoluzione di una situazione che aveva creato forte preoccupazione nella popolazione locale. (SARdies.it)