Cristina Mazzotti trovata morta 49 anni fa dopo un mese di prigionia: al via il processo per esecutori e mandanti

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Fanpage.it INTERNO

Dopo 49 anni a processo gli esecutori materiali e i mandanti dell'omicidio di Cristina Mazzotti, la 18enne rapita la sera del primo luglio 1975 a Eupilio (Como) e trovata morta in una discarica di Galliate (Novara) dopo 25 giorni di prigionia. (Fanpage.it)

La notizia riportata su altri media

Quasi mezzo secolo dopo si apre oggi in Corte di Assise a Como il processo sul sequestro e l’omicidio di Cristina Mazzotti, la diciottenne rapita a Eupilio (Como) il primo luglio 1975 mentre rientrava a casa da una festa con amici, morta durante la detenzione e il cui corpo fu abbandonato in una discarica di Galliate (Novara), dove fu trovato il primo settembre di quell’anno. (Avvenire)

E invece no. Sembrava tutto finito in quella discarica di Galliate, nell’Ovest Ticino novarese, quarantanove anni fa, quando il corpo di Cristina Mazzotti venne recuperato tra i rifiuti. (La Stampa)

E fra i quattro nuovi imputati c’è anche il novarese Demetrio Latella, 68 anni da decenni residente in provincia: è ritenuto il guidatore dell’auto che il 1° luglio 1975 prelev… Il caso di Cristina Mazzotti, rapita per il riscatto e morta nelle mani dei sequestratori, torna nelle aule di giustizia, domani davanti alla Corte d’Assise di Como. (La Stampa)

I principali accusati sono tre narcos ormai in età avanzata: le nuove indagini, riaperte grazie a una sentenza della Cassazione del 2015, hanno portato a ulteriori sviluppi. (Virgilio Notizie)

A oltre 49 anni di distanza, domani in Corte di Assise a Como si riapre il processo sul sequestro e l'omicidio di Cristina Mazzotti, la diciottenne rapita a Eupilio (Como) il primo luglio 1975 mentre rientrava a casa da una festa con amici, morta durante la detenzione 25 giorni più tardi e il cui corpo fu abbandonato in una discarica di Galliate (Novara), dove fu trovato il primo settembre di quell'anno. (ilmessaggero.it)

Si apre l'ultimo atto di una storia buia, quella della morte della 18enne Cristina Mazzotti, rapita la sera della festa di diploma e uccisa dai suoi carcerieri. Una banda di calabresi legati alla 'ndrangheta, con nomi di primo piano dei clan della Locride, per la quale mercoledì 25 settembre - a 49 anni dai fatti - si aprirà il processo davanti alla Corte d'Assise di Como. (Corriere Milano)