Che posto è l'Azerbaijan, la culla del petrolio dove si svolge Cop29

Una città fondata sul petrolio. È Baku, capitale dell’Azerbaijan, dove si svolge Cop 29, la 29esima Conferenza delle parti sul clima organizzata dalle Nazioni Unite. Collocata 28 metri sotto al livello del mar Caspio, è la più bassa sede di governo del mondo, affacciata su un golfo che ricorda quello di Napoli, come la via dedicata, incastonata nel centro, richiama. Uno specchio d’acqua chiuso, e inquinato, che si sta ritirando sempre più. (WIRED Italia)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Ma, soprattutto, pesa sul summit la defezione annunciata degli Stati Uniti di Trump con la prossima uscita dall’Accordo di Parigi 2015, che ha fissato l’obiettivo di non superare l’1.5 per cento di riscaldamento globale in più rispetto all’età preindustriale. (ilmessaggero.it)

La prima giornata di lavori della Cop29 di Baku sembra uno scherzo, ma fa riflettere sul possibile sconfortante esito dell’annuale conferenza planetaria sul clima. Già all’esordio, i partecipanti si bloccano per oltre otto ore a causa di disaccordi sull’agenda, con i delegati esausti rinchiusi nelle claustrofobiche sale delle missioni nazionali. (la Repubblica)

Si attende domani mattina in plenaria l’intervento della Premier Giorgia Meloni, mentre il Ministro per l’ambiente Pichetto Frattin dovrebbe arrivare la prossima settimana. D:Da queste prime battute, secondo Lei, come quali risultati emergeranno in questa COP 29? (Il Giornale d'Italia)

Israele: "No a Stato Palestina, annettiamo Cisgiordania", Borrell: "A Gaza pulizia etnica, Netanyahu viola diritto internazionale"

Cop29, Guterres: "La finanza per il clima non è carità, è un investimento" 12 novembre 2024 (Il Sole 24 ORE)

Baku, 12 nov. - Foto di rito dei leader mondiali che hanno ufficialmente dato il via alla 29esima conferenza delle Nazioni Unite sul clima in Azerbaigian. Sui lavori pesa la volontà del prossimo presidente americano Donald Trump di far uscire gli Stati Uniti dagli accordi di Parigi sul clima. (Il Sole 24 ORE)

Il capo della diplomazia europea, Josep Borrell, condanna “con forza l'ultimo attacco israeliano a Jabalia, a Gaza” che ha provocato “molte vittime civili”. Borrell: "Condanno i raid di Israele a Gaza, si parla di pulizia etnica" (Il Giornale d'Italia)