Solidarietà e vicinanza a don Luigi Ciotti dopo gli insulti del vicepremier e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini – Arci
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Esprimiamo solidarietà e vicinanza a don Luigi Ciotti dopo gli insulti che gli ha rivolto il vicepremier e ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini. Estrapolare una frase dal contesto generale nel quale è stata pronunciata può, in talune circostanze, deviare il significato delle cose, fino a legarle a logiche e usi impropri. Dopo aver ricostruito le circostanze per le quali il ministro Salvini ha duramente attaccato il presidente di Libera appellandolo come un “signore in tonaca” che mette insieme “cosche e coste” offendendo milioni di cittadini calabresi e siciliani esprimiamo la nostra piena solidarietà e il ringraziamento a don Luigi Ciotti per l’impegno instancabile che profonde nella lotta alle mafie e per l’affermazione della legalità. (Arci)
La notizia riportata su altri giornali
Inaugurata a Cantù, in provincia di Como, la nuova destinazione dell’immobile sito in via Cesare Cantù 4, uno spazio sequestrato alla ‘ndrangheta e consegnato alla Azienda Speciale Consortile Galliano per progetti di carattere sociale, tutela di minori, inserimento lavorativo e inclusione. (LaPresse)
La partecipazione a “RePlay” è aperta a tutti, sia adulti sia bambini, e l’ingresso sarà possibile mediante la consegna di un imballaggio in plastica o in alluminio. Una scelta simbolica che riflette l’obiettivo principale dell’iniziativa, ossia sensibilizzare sul tema della raccolta differenziata e del riutilizzo dei materiali di scarto. (Corriere di Lamezia)
Scagliandosi anche contro Don Ciotti, per il quale il progetto per collegare Sicilia e Calabria potrebbe creare nuovi canali di comunicazioni tra le cosche dei due territori. (Virgilio Notizie)
Una storia fatta di centinaia di incontri nelle scuole, di approfondimento e di studio, di supporto ai familiari delle vittime innocenti delle mafie, di sostegno all’azione di decine di cooperative ed enti del terzo settore impegnati sul territorio italiano a riutilizzare i beni e le aziende confiscate alle mafie». (Avviso Pubblico)
Salvini lo ha chiamato “un signore in tonaca”. Il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini infatti rifiuta l’idea a tal punto che è arrivato ad attaccare don Luigi Ciotti, il fondatore e presidente di Libera, il cui impegno contro la criminalità organizzata va avanti da trent’anni. (Il Fatto Quotidiano)
Agenzia (La Sicilia)