Pierfrancesco Favino ospite di Radio Monte Carlo: le foto più belle
Ospite di Due come noi, Pierfrancesco Favino ha presentato a Rosaria Renna il film di Gabriele Salvatores "Napoli - New York" di cui è protagonista. Il film, tratto da un soggetto di Federico Fellini e Tullio Pinelli, racconta le vicende dei piccoli Carmine e Celestina che, nell’immediato dopoguerra, tra le macerie di una Napoli piegata dalla miseria, tentano di sopravvivere come possono, aiutandosi a vicenda. (Radio Monte Carlo)
Ne parlano anche altri giornali
"È una storia di solidarietà, ci dice che gli esseri umani sono meglio di come sembrano. In un momento di egoismo, rancore, odio parole brutte anche all'interno del Parlamento, volevo provocatoriamente parlare di ottimismo. (La Repubblica)
Il settantaquattrenne regista e sceneggiatore modella il family a genere concavo, tanto ai temi sociali, a partire da migranti e razzismo, quanto alla sua stessa, paradossale … (Il Fatto Quotidiano)
I protagonisti di «Napoli-New York» di Gabriele Salvatores non potevano che essere bambini perché sono loro a immaginare i sogni più grandi e vivere le avventure più meravigliose, così per raccontare la storia che parte dalla Napoli del 1940 povera, deturpata e sfiancata dalla guerra, ed arriva oltreoceano, servivano gli occhi di due piccoli scugnizzi, Carmine e Celestina (i giovanissimi e bravissimi Antonio Guerra e Dea Lanzaro), 12 e 9 anni, che, senza genitori né fissa dimora, si imbarcano clandestinamente su una nave diretta in America per raggiungere la sorella e cominciare una vita diversa, lontana dalla miseria. (ilmattino.it)
Insomma, quella che di solito si definisce con un termine ingrato «la confezione» è corretta, ma tutto questo non basta. New York è cinematografica, i valori produttivi ci sono (e come!), il look e l’impostazione tecnica sono quelli della grande epica. (WIRED Italia)
Napoli-New York di Gabriele Salvatores: Pierfrancesco Favino e Antonio Guerra Ha una storia unica e un'origine importante il nuovo film di Gabriele Salvatores. (Style - Moda Uomo del Corriere della Sera)
A scoprirlo fu lo studioso pisano Augusto Sainati. «Napoli, New York» è ambientato nell’immediato dopoguerra, tra le macerie di una Napoli piegata dalla miseria. (Corriere Fiorentino)