Pogacar immenso: 100 km di fuga (51 da solo) ed è campione del mondo. Nel nome di Coppi e Merckx

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La Gazzetta dello Sport SPORT

Mancano 100 chilometri all'arrivo, quattro giri alla conclusione. C'è Primoz Roglic in testa al gruppo, maglia verde della Slovenia, ha appena vinto la sua quarta Vuelta, stavolta in versione gregario. E poche decine di metri dopo, ecco un'altra maglia verde che parte. Tadej Pogacar? Sì, proprio lui. Ma come, si muove così presto? Siamo sulla prima salita del circuito, Zurichbergstrasse, 700 metri al 17%. (La Gazzetta dello Sport)

Se ne è parlato anche su altri media

15.55 (-54 km): Nuovo passaggio sul traguardo per la coppia di testa, 40” il vantaggio su Healy, Onley e Skujins. Più indietro Van der Poel, mentre Evenepoel se la prende con i compagni di gruppo per la poca collaborazione. (Bicisport)

Troppo facile pronosticare Evenepoel, Pogacar e Van Der Poel, il campione uscente... Ma in questi casi, quando le sorti di questo mondiale sembramo scontate, la sorpresa o l'outsider di turno sono sempre in agguato. (TUTTOBICIWEB.it)

Una gara lunga, come si addice a un Mondiale, la partenza da Winterthur per un primo tratto in linea di 69 chilometri per poi immettersi nel circuito di Zurigo da ripetere per sette volte. Sul traguardo si arriverà dopo 273 chilometri e con quasi 4.500 metri di disllivello. (Cyclinside)

ZURIGO. Il fuoriclasse sloveno è campione del mondo e, nello stesso anno in cui aveva trionfato al Giro d'Italia e al Tour de France, conquista anche la maglia iridata, dominando la prova in linea a Zurigo, con un'azione semplicemente "senza senso". (il Dolomiti)

La «vera» corsa si è però accesa, come detto, a 100 chilometri dall’arrivo. Tadej Pogacar ha deciso di attaccare e si è lasciato alle spalle il gruppo. (Corriere del Ticino)

Se c'è da indicare un favorito numero uno per la prova in linea maschile del Mondiale di Zurigo 2024, il nome che balza subito in mente è quello di Tadej Pogačar. (SpazioCiclismo)