Cristina Pugliese trovata morta nella doccia a Verona, l'autopsia: «Sul corpo nessun segno di collutazione»
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Non ci sarebbero né ferite né segni di colluttazione sul corpo di Cristina Pugliese, la 27enne trovata senza vita apparentemente strangolata dal tubo flessibile della doccia domenica 1 dicembre nella casa condivisa con il compagno a Caldiero. È quanto emergerebbe dall’autopsia sulla giovane, svoltasi la settimana scorsa all’Istituto di medicina legale di Borgo Roma ed eseguita dal dottor Francesco Ausania. (Corriere della Sera)
La notizia riportata su altre testate
Dopo l'autopsia, si attende l'esito dei test tossicologici sul corpo della giovane mamma di Caldiero (Verona) trovata impiccata nella doccia. (Fanpage.it)
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Non vi sarebbero ferite o segni di colluttazione sul corpo della 27enne Cristina Pugliese, trovata impiccata nel bagno della sua abitazione a Caldiero. (Fanpage.it)
Emergono i primi verdetti dall’autopsia. Ma il compagno rimane indagato per omicidio volontario. (TG Verona)
Indagini in corso da parte dei Carabinieri: al momento, il compagno, che ha allertato i Carabinieri, è stato iscritto sul registro degli indagati per omicidio volontario. (Prima Verona)
Ancora una stranezza è emersa sulla morte di Maria Cristina Pugliese , la ventisettenne trovata in bagno con il flessibile della doccia attorcigliato intorno al collo nel tardo pomeriggio di domenica. A trovare senza vita la ragazza di origini calabresi, che da agosto era andata a convivere con Marco Cristofori nell’appartamento di quest’ultimo di via Marinetti a Caldiero (Verona) sarebbe stato – secondo la ricostruzione del quotidiano locale “l’Arena” – un ragazzo marocchino, amico da molto tempo di Cristofori, che a quanto pare lo stava aiutando nelle ricerche. (Gazzetta del Sud - Edizione Reggio Calabria)