Israele, Putin non commenta la sentenza dell'Aia: ma è il vero vincitore

Israele, Putin non commenta la sentenza dell'Aia: ma è il vero vincitore
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Liberoquotidiano.it INTERNO

C’è un vincitore politico nel caso del mandato di cattura internazionale per Netanyahu e Gallant? Vediamo un po’: non è Hamas, ormai ridotto in briciole, né Hezbollah, che spera in una tregua, e neppure l’Iran, i cui capi hanno ormai gli incubi per l’imminente arrivo di Donald Trump. Nemmeno in Israele c’è chi guadagna: tutti i partiti non arabi si sono stretti attorno ai due politici del Likud (che peraltro fra loro sono nemici). (Liberoquotidiano.it)

Su altri media

Tra questi c'è anche l'Italia, dove Matteo Salvini ha già chiarito che per lui il mandato non dovrebbe essere applicato. Ora che la Corte penale internazionale ha emanato un mandato d'arresto per Benjamin Netanyahu, tra gli altri, i Paesi che aderiscono alla Cpi dovranno decidere come muoversi. (Fanpage.it)

Non arresteranno Netanyahu e Gallant, e in fondo è l'unica cosa che conta, o perlomeno quella che conta di più. Non li arresteranno perché questo anzitutto avverrebbe se per esempio entrassero negli Stati Uniti e in Russia e Cina (non proprio tre staterelli) che non riconoscono la Corte penale internazionale, oltre ovviamente a Israele (il Giornale)

La decisione della Corte penale internazionale era attesa, prevista e di fatto quasi inevitabile, alla luce dei massacri di civili compiuti vicendevolmente da Hamas e dalle forze militari israeliane. (Avvenire)

Diritti umani. La mossa della Corte penale verso Israele sfida la credibilità europea

“La linea del governo è quella di approfondire le motivazioni della sentenza che, a primo acchito, sembra una sentenza più politica che tecnica”. Così, a Napoli, il ministro della Difesa, Guido Crosetto, in merito al mandato di arresto emesso dalla Corte penale internazionale su Benjamin Netanyahu (Il Fatto Quotidiano)

Roma, 22 nov. - "La posizione del governo è chiara, l'abbiamo espressa fin da ieri (giovedì, ndr), la linea è quella indicata anche oggi pomeriggio dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni: tocca al presidente del Consiglio e al ministro degli Esteri dare la linea della nostra politica internazionale. (Il Sole 24 ORE)

Lo ha detto il vicepremier, Matteo Salvini, all'assemblea di Confartigianato Trasporti rispondendo a una domanda sul premier israeliano Netanyahu, se in Italia verrebbe "arrestato" o se sarà "invitato". (Tiscali Notizie)